Tavares (e John) già nei libri di Economia anni Trenta, Se si aggiunge la Apple Car...

Tavares (e John) già nei libri di Economia anni Trenta, Se si aggiunge la Apple Car...
Pubblicità
L'opera in corso per strutturare Stellantis partendo dai gruppi PSA ed FCA darà esempi aziendali da libro di economia per il prossimo decennio. Agli onori di Tavares, mancherebbe solo l'accordo con Apple e avrebbe "vinto tutto"
12 febbraio 2021

Chi lavora in Stellantis nel 2021 ha ben presente quali “grandi opere” sono state messe in piedi, per mettere a regime il grande gruppo automobilistico a capo di lunghe tradizioni, eterogenee, di auto europee. I primi segni di vitalità e il percorso anticipato parzialmente sembrano molto buoni. Almeno a sensazione e per come comunicati, accettati dagli attori coinvolti.

Il capo, Tavares, è uno che in tanti apprezzano e in parte anche temono, ma su una cosa si è concordi: dal punto di vista delle gestione industriale, dei processi e, soprattutto, delle HR ovvero risorse umane, ci saranno esempi da manuale. I libri di economia che negli anni Novanta citavano grandi manager della GE capaci di creare una vera “macchina per creare valore" (= fare soldi) in edizione anni Trenta potrebbero citare proprio Tavares e in parte il suo presidente Elkann, a noi caro perché tiene viva la percezione tricolore.

Staremo a vedere quali numeri esibirà il gruppo, in Europa e nel resto del mondo, durante il decennio. Resterà sano e redditivo per gli tutti investitori ma anche soddisfacente per la forza lavoro con le parti sociali? Metterà il sorriso compiaciuto ai clienti smaliziati dei vari marchi senza snaturarli e renderli omologhi? I nuovi servizi coccoleranno e fidelizzeranno come mai prima un nuovo automobilista, che si sentirà “stellato” anche se non possessore di modello premium?

Intanto, oltre la buona predisposizione vista nei confronti dei marchi italiani, Alfa e Lancia in particolare, arriva l’ultima indiscrezione. Non sarà certo vera, ma se dovesse essere, potremmo dire che Tavares “ha vinto tutto” surclassando i manager a capo di colossi americani, asiatici e tedeschi o anche francesi. Qualora Stellantis prendesse accordi per fare la vettura elettrica connessa di Apple, beffando Foxconn, Geely, Nissan o Magna (date come papabili in questi giorni): ci sarebbe solo da applaudire e lo farebbe forse anche Marchionne, dall’aldilà.

Pubblicità