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Si conclude ufficialmente il Gran Premio d’Azerbaijan 2025, diciassettesimo appuntamento stagionale di Formula 1, e potenzialmente anche il periodo difficile della McLaren iniziato a Monza. Prima la pista brianzola e ora quella di Baku hanno evidenziato che la MCL39, pur restando performante, è una vettura che non riesce a esprimere pienamente il proprio potenziale a basso carico aerodinamico, mettendo i piloti sul filo del rasoio. Sbavature che hanno inciso sull’esito finale della gara di Lando Norris, il quale ha sprecato una grande occasione.
Nelle qualifiche di ieri, il britannico era in lotta per la pole position, ma alcuni errori – con muretti sfiorati ripetutamente – hanno compromesso il giro decisivo, relegandolo in settima posizione. Partito nelle retrovie, Norris ha faticato a imporre il suo ritmo e a superare piloti davanti a sé come la Racing Point di Liam Lawson, la Red Bull di Yuki Tsunoda e la Ferrari di Charles Leclerc, quest’ultimo comunque superato nella fase centrale della gara. Una situazione in netto contrasto con la supremazia a cui la McLaren ci aveva abituati finora, ma che potrebbe presto tornare, visto che i prossimi tracciati in calendario saranno più favorevoli alle caratteristiche della MCL39.
A preoccupare Norris non dovrebbe essere la performance complessiva della vettura, quanto piuttosto l’occasione sprecata. Con il ritiro di Oscar Piastri al primo giro, il britannico avrebbe potuto recuperare punti importanti in ottica mondiale piloti, soprattutto dopo il KO tecnico subito in Olanda che lo aveva fatto sprofondare in classifica. Con la settima posizione finale a Baku, Norris si trova ancora a 25 punti dall’australiano, mentre Max Verstappen accorcia a 44 lunghezze.
“Ho fatto il meglio che potevo sia ieri sia oggi”, ha dichiarato Norris a Sky alla domanda se avesse sprecato questa chance. “Le opportunità, comunque, si presentano a ogni weekend, quindi ogni gara che non vinci è potenzialmente un’opportunità sprecata. È chiaro che oggi avrei voluto qualcosa di più, un risultato migliore, però ho fatto tutto quello che potevo. Ieri è andata male perché sono uscito un po’ troppo presto, non ho fatto il giro migliore possibile; magari avrei potuto guadagnare qualche posizione, ma non avrebbe cambiato molto oggi in gara, perché superare era impossibile. È stato dovuto più alle qualifiche che alla gara stessa. Il passo c’era quando era necessario, come si è visto nello stint lungo con le gomme medie. Ieri si poteva fare qualcosa di meglio, però magari non sarebbe cambiato nulla”.