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Max Verstappen non si nasconde. Durante il media day a Spa-Francorchamps, sede del Gran Premio del Belgio, tredicesimo appuntamento stagionale di Formula 1, il campione del mondo in carica ha risposto con chiarezza alle domande sul recente cambio alla guida della Red Bull, con l’addio di Christian Horner e l’arrivo del nuovo Team Principal Laurent Mekies.
“Non so cosa dire di preciso - ha spiegato Max Verstappen - Alla fine, è stata una decisione della proprietà e del management, loro gestiscono il team, io sono il pilota. Qualunque scelta facciano, è loro diritto e io la rispetto”. Riflettendo sui vent’anni di Red Bull in F1 con Horner a capo, Verstappen ha ricordato i tanti successi: “Abbiamo avuto anni straordinari, ma ovviamente anche momenti difficili. Negli ultimi 18 mesi le cose non sono andate come volevamo e probabilmente per questo è stata decisa una nuova direzione. Io sono pronto a guardare avanti”. Il rapporto con Christian? “Non cambia, per me è come una seconda famiglia anche se ora non è presente durante i weekend di gara”.
Max Verstappen ha anche affrontato le tensioni note tra suo padre Jos e Horner, sottolineando che differenze di opinione sono normali: “La gente può non essere sempre d’accordo e questo è positivo, serve per migliorare. Per il mio futuro alla Red Bull, questi fatti non influenzano la mia decisione: conta solo lavorare per rendere la macchina più veloce”. Sull’annuncio, Max ha detto di essere stato informato qualche ora prima dai proprietari: “Abbiamo una buona relazione, è normale che certi insider sappiano prima della notizia pubblica. Non sono rimasto sorpreso, in questo ambiente certe cose possono succedere”. Il nuovo capo, Laurent Mekies, ha già incontrato più volte Max nelle ultime settimane: “È molto motivato, si vede il fuoco dentro di lui, ed è una persona intelligente con esperienza nel paddock, questo può aiutarci”.
Sulla possibilità che il cambio di management migliori subito la macchina, Max è prudente: “Non posso dire che in due settimane tutto sia cambiato, ma siamo concentrati per fare meglio, soprattutto in vista delle nuove regolazioni del prossimo anno”. Quando gli si chiede se lascerà la Red Bull, Verstappen risponde con una battuta: “C’è anche la possibilità che domani non mi svegli più... La vita è imprevedibile. Sono molto contento dove sono, e il mio obiettivo resta quello di correre con la Red Bull fino alla fine della carriera”.
Sulle chiacchiere di un possibile incontro con Toto Wolff in Sardegna, dove entrambi erano in vacanza, Max sorride: “Ero in mare a nuotare con famiglia e amici, non mi interessano queste voci. Se capita di essere sull’isola contemporaneamente, succede”. Quello che più ha colpito a Spa è stata l’atmosfera nell’hospitality: più di Silverstone, una folla di giornalisti attorno a Verstappen, a caccia di ogni parola sul futuro incerto della scuderia e sulla sua carriera.
Max Verstappen, a undici anni dall’annuncio come rookie proprio a Spa, riflette: “Allora ero inesperto, non sapevo cosa sarebbe successo. Ora è tutto molto più gestibile e mi sento pronto per le sfide che verranno”.