F1. GP Monaco, Verstappen: "La RB21 ha una finestra d'utilizzo ristretta, ma Imola ci ha dato fiducia", e sulle due soste obbligatorie dice...

F1. GP Monaco, Verstappen: "La RB21 ha una finestra d'utilizzo ristretta, ma Imola ci ha dato fiducia", e sulle due soste obbligatorie dice...
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Max Verstappen approda al GP di Monaco dopo il successo di Imola: la fiducia è aumentata ma la finestra d'utilizzo della RB21 è ancora molto ristretta
22 maggio 2025

Dopo il successo di Imola meno di una settimana fa, Max Verstappen è pronto a tornare in pista per l’ottavo appuntamento stagionale, il Gran Premio di Monaco 2025. Grazie alla vittoria al Santerno, l’olandese ha ridotto a 22 punti il gap dal leader della classifica piloti Oscar Piastri, ma prevedere quanto accadrà in pista questo weekend è molto difficile.

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“E’ un weekend particolare ma anche difficile perché si decidere tutto al sabato con le qualifiche e quello che si riesce a realizzare sul giro secco – ha commentato Max Verstappen - Soprattutto sapendo che è molto complicato sorpassare in gara alla domenica. È molto sfidante ma c’è anche tanta storia qui, ovviamente, e questo fa si che questa sia la gara che assolutamente vuoi vincere”. La Red Bull in occasione dallo scorso appuntamento ad Imola ha portato dei sostanziosi aggiornamenti alla vettura, saranno abbastanza per permettere all’olandese di vincere per la terza volta consecutiva a Montecarlo? “Se prendiamo Imola e Miami come riferimento, non mi aspetto nulla di speciale ma devo essere paziente. Lo scorso Gran Premio è stato positivo per noi anche se il venerdì non è andato bene perché dobbiamo ancora capire come si comporta la vettura. Siamo andati meglio, anche oltre le aspettative, con il set-up. So che questa pista è veramente diversa, ma se consideriamo la stagione come sta andando finora, siamo abbastanza competitivi sulle curve veloci".

Essendoci qui poche curve veloci sono un po’ più riservato per quanto riguarda questo weekend. Onestamente non so neanche dire quale sia la migliore macchina che per le qualifiche quindi sarà veramente tirata. Vedremo a che punto saremo domani e da lì inizieremo a lavorarci su, ma per il momento non so ancora cosa aspettarmi. Storicamente parlando non andiamo molto bene sui cittadini, ma speriamo di poter cambiare un po’ questa situazione ma non so”. Riuscire a fare bene anche questo weekend significa per Max Verstappen evitare di perdere terreno – e punti importanti – dalla McLaren, Oscar Piastri in particolare che si trova a solamente 22 lunghezze. Essere in battaglia con la McLaren in termini di ritmo? “Non si tratta di crederci. Si tratta di dove si arriva nell'ultima gara, e continuiamo a lavorare volta per volta per migliorare la situazione. Può succedere di tutto. Se me lo avessi chiesto l'anno scorso in questo periodo, avrei detto: ‘Sì, vinceremo. Nessun problema’. Ma poi sono cambiate anche molte cose. Non è detto che sarà facile fino alla fine della stagione. Penso che dobbiamo ancora migliorare in alcuni aspetti, ma va bene. Cercheremo di trovare i miglioramenti”.

Le qualifiche sono "sempre una linea sottile tra quanto sei disposto a rischiare"

Per riuscire a portare a casa un buon weekend serve necessariamente massimizzare il potenziale in qualifica, fattore essenziale per il risultato finale. Yuki Tsunoda ha affermato che l’approccio del quattro volte campione del mondo è abbastanza unico, ma come affronta la sessione cronometrata Max Verstappen? “Immagino dipenda anche un po' da dove ti trovi in griglia. Direi che se sei dietro, devi spingere al massimo in Q1 per cercare di farcela. Quindi, prima di tutto, scopriamo dove siamo in griglia. Ma sì, Monaco è una pista speciale, dove si spinge, ma la pista ti viene incontro parecchio anche in qualifica. Quindi, devi solo uscire al momento giusto. E ovviamente, il traffico può essere un problema in Q1 dato che ci sono molte macchine in giro. È sempre una linea sottile tra quanto sei disposto a rischiare e assicurarti di avere un buon ritmo. Alla fine, molto dipende dal ritmo, perché su una pista normale è un po' più semplice. Il grip è buono, c'è spazio, ti senti abbastanza a tuo agio. Ma qui, non credo che ti senta mai completamente a tuo agio. Sei sempre al limite. Quindi, durante le qualifiche, segui la pista, trova quel buon ritmo. Assicurarsi che la macchina sia di mio gradimento, che le gomme siano nella finestra giusta. Sembra tutto molto facile, ma purtroppo non lo è. E con la mescola C6 ora, non ho idea di come reagiranno anche qui. È qualcosa che dobbiamo capire tutti”, ha proseguito l’olandese. ​​

“Vorrei sapere perché i venerdì di libere non sono sempre fantastici. Non lo facciamo apposta, lo giuro. Ma è stato un po' più difficile solo portare la macchina nella finestra giusta. Penso che in realtà abbiamo imparato parecchio a Imola: cosa vogliamo dalla macchina. Non è sempre facile ottenere questo risultato su un circuito cittadino rispetto a Imola, ma è stata una lezione molto utile. Mi ha dato più fiducia per spingere. Facciamo molto lavoro al simulatore. Anche se abbiamo i piloti al simulatore, comunichiamo cosa vogliamo dalla macchina, di cosa abbiamo bisogno. Sfortunatamente, la nostra macchina nell'ultimo anno e mezzo – forse due anni – ha probabilmente avuto una finestra di utilizzo piuttosto ristretta. Appena si va un po' a sinistra o a destra, diventa molto più difficile da guidare. Questo probabilmente si traduce in un venerdì deludente. Ma il team è bravo ad analizzare e prendere le decisioni giuste per il giorno successivo. Quindi, il più delle volte, miglioriamo la situazione – e a Imola è migliorata parecchio”.

Red Bull vs McLaren: tutto si gioca sulla costanza

La sfida diretta è inevitabilmente con la McLaren che sta dettando il passo sia in classifica piloti, dove Max Verstappen è terzo, che in quella Costruttori, dove la Red Bull è seconda. Per risollevare la situazione e superare Mercedes, seconda, il team di Milton Keynes avrebbe bisogno di affidarsi anche all'aiuto - e i punti - di Yuki Tsunoda per difendersi anche dagli ‘attacchi’ di Piastri e Norris. “Penso che, come squadra, si vogliano entrambe le vetture nella migliore posizione possibile. Ma guardate il 2023, per esempio. Se abbiamo una buona macchina, saremo veloci e poi non importerà cosa faranno gli altri team in termini di strategia, perché li batteremo. Dobbiamo assicurarci di rimetterci in quella posizione. Al momento, a volte funziona – a Imola, è andata bene. Quando la macchina funziona e sei a tuo agio con quello che stai facendo, allora non importa quali siano le altre strategie delle altre vetture o dei team intorno a te, perché segui semplicemente la tua strategia più forte. Ma naturalmente, come squadra, vogliamo finire primi o secondi ogni singolo fine settimana, ma al momento è difficile. Abbiamo una concorrenza molto forte. La McLaren sta facendo un ottimo lavoro. Quindi continuiamo a lavorare, cercando di migliorare – per me, per Yuki – e vedremo nelle prossime gare cosa possiamo fare. Se vuoi vincere un campionato, devi comunque essere costante. Ma penso che ciò su cui dobbiamo concentrarci siano solo le prestazioni. Più prestazioni abbiamo, più facile sarà per noi. È quello che stiamo cercando di fare: trovare più prestazioni nella nostra macchina, una migliore durata degli pneumatici, tutte queste cose insieme. Questo è il nostro obiettivo ora per il resto dell'anno. Voglio dire, tutti lo fanno, ma noi vogliamo di più”.

Due soste? "Renderanno la gara più movimentata"

Una novità per questo appuntamento è l’introduzione dell’obbligo di doppia sosta nel corso dalla gara. Questo cambiamento sarà in grado di modificare l’andamento della domenica? “Immagino che possa andare in due modi: può essere abbastanza semplice, oppure può diventare completamente folle a causa dell'ingresso delle Safety Car o di decisioni sbagliate. Penso che probabilmente renderà la gara un po' più movimentata. Normalmente, con una sola sosta, una volta fatto un buon pit stop e tutto è a posto, si guida fino alla fine e si rimane concentrati per non colpire le barriere. Ma forse con due soste, si può creare qualcosa di diverso: la gente scommette, indovina quando è il momento giusto per i box. Quindi, si spera, renderà la gara un po' più movimentata”.

Monaco 2023: il giro della pole è sttao fantastico ma non incredibile

Quando si pensa a Max Verstappen in qualifica a Montecarlo è inevitabile che ritorni in mente il giro realizzato nel 2023 che gli permise di soffiare via all’ultimo di un soffio la pole position dalle mani di Fernando Alonso. “È stato un bel giro, ma onestamente, a Monaco è sempre molto difficile dire "è stato incredibile" perché non ti senti mai veramente a tuo agio. Ma all'epoca, nel '23, sapevo di essere indietro nei primi due settori, quindi sapevo di dover rischiare un po' di più. E per me è andata bene. È stato un giro fantastico, e ovviamente ha significato molto perché significava partire per primo. Di solito vinci la gara se parti normalmente. Ma come ho detto, normalmente, e ora ci sono molte più cose che possono andare storte con due soste. Quindi, prima, vediamo dove ci qualifichiamo e poi vedremo cosa succede. Ma di sicuro, il '23 è stato un buon anno e delle qualifiche fantastiche da queste parti”.

Da Moto.it

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