F1. GP Silverstone, Kimi Antonelli: "Mi dispiace per l’errore in Austria, ma ho imparato la lezione. Futuro? Felice in Mercedes, non parlo con altri team"

F1. GP Silverstone, Kimi Antonelli: "Mi dispiace per l’errore in Austria, ma ho imparato la lezione. Futuro? Felice in Mercedes, non parlo con altri team"
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Andrea Kimi Antonelli si presenta a Silverstone determinato a lasciare alle spalle l’incidente d’Austria. Tra scuse al team e confronto con Toto Wolff, il giovane pilota Mercedes punta a imparare dagli errori e a crescere nella seconda metà della stagione
4 luglio 2025

A Silverstone Andrea Kimi Antonelli arriva dopo uno dei momenti più difficili della sua fin qui breve carriera in Formula 1. L’incidente al primo giro in Austria, che ha messo fuori gioco anche Max Verstappen, è ancora fresco nella memoria del giovane pilota Mercedes. Ma Kimi non si nasconde e affronta la vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna con la consapevolezza di dover imparare dai propri errori e voltare pagina.

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"Prima di tutto sentivo il bisogno di mostrare rispetto e riconoscere il mio errore, senza cercare scuse – ha spiegato Antonelli ripercorrendo quei momenti – Ho sentito che era giusto andare a scusarmi di persona, perché mi dispiaceva davvero per quello che era successo. Ovviamente non era mia intenzione, stavo solo cercando di salvare la situazione e invece ho finito per colpire Max. È stato un danno per entrambi: io ho chiuso a zero punti e anche lui ha visto la sua gara finire lì".

Non è stato facile tornare nel garage dopo quell’errore: "Mi sentivo in colpa verso il team e anche verso i meccanici che hanno dovuto riparare la macchina dopo il l'incidente. Mi sono preso un attimo per calmarmi, poi sono entrato nel garage e mi sono scusato con tutti. Più tardi ho parlato anche con Toto: è stato molto comprensivo, non era arrabbiato. Mi ha detto che ora non posso più permettermi lo stesso errore, quindi ho fatto in modo di imparare da quanto successo. Abbiamo avuto una bella conversazione, molto aperta".

Guardando ai dati, Antonelli ha provato a capire cosa non ha funzionato in Austria: "in termini di punto di frenata, ero più o meno in linea con George. Ma ero nella sua scia, avevo meno carico e quando ho frenato ho perso il posteriore e ho iniziato a bloccare le ruote dietro. Ho dovuto mollare il freno per non girarmi, ma così mi sono trovato a rischio di tamponarlo. Quando ho provato a frenare di nuovo, ero sul lato sporco e ho bloccato anche l’anteriore. Col senno di poi, forse avrei potuto stare all’esterno e uscire largo, perdendo una o due posizioni ma restando in gara. Ma in quei momenti tutto succede molto velocemente. La perdita di carico dietro alla macchina davanti è stato il fattore chiave. Ho imparato la lezione per le prossime gare: ora spero di partire più avanti". 

Antonelli riconosce anche l’importanza del supporto ricevuto dagli ingegneri e dalla squadra: "Abbiamo rivisto tutto insieme, abbiamo analizzato i dati e capito cosa è successo. Anche Toto è stato di grande supporto, così come i miei ingegneri. Mi hanno aiutato a capire l’errore e a gestire il momento difficile".

Futuro in Mercedes: "Io penso solo a fare del mio meglio, il resto non dipende da me"

Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le voci sul futuro della line-up Mercedes, ma Antonelli prova a rimanere concentrato sul presente: "C’è tanto che si sta muovendo, ma sono sicuro che il team sta guardando non solo al prossimo anno, ma anche al futuro più lungo termine. Io penso solo a fare del mio meglio, il resto non dipende da me". E spegne anche i rumors su possibili contatti con altri team: "Non sto parlando con nessun altro. Ho avuto questa opportunità da Mercedes e sono felice qui. So cosa il team vuole da me e mi sento supportato. Ora devo solo ridurre gli errori e dare il massimo".

Guardando alla prima metà di stagione, Antonelli è onesto: "È incredibile che siamo già alla dodicesima gara, il tempo è volato. Ho avuto momenti buoni e altri più difficili. Non sono completamente soddisfatto perché ho commesso qualche errore di troppo, soprattutto all’inizio dell’anno. Ma la Formula 1 oggi è così tirata che basta poco per finire indietro. Sto imparando a gestire meglio le situazioni e questo mi aiuterà nella seconda parte della stagione. Non sono super felice, ma nemmeno deluso".

Infine, una battuta sul rapporto con Russell e sull’importanza del gioco di squadra: «Avere un compagno forte è fondamentale. Con Valtteri (Bottas, ndr) avevo un rapporto molto bello, e anche con George c’è collaborazione. Prima dei weekend mi aiuta, mi dà consigli sulle piste nuove, cerca sempre di supportarmi. È anche un ragazzo molto cool, mi piace anche il suo stile!".

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