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Max Verstappen si presenta al giovedì del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, dodicesimo appuntamento stagionale di Formula 1, con il solito approccio diretto e pragmatico. Nonostante le voci insistenti sul suo futuro, sulle tensioni interne in Red Bull e sul possibile interesse Mercedes, il quattro volte campione del mondo ribadisce di non avere novità da comunicare e di essere focalizzato sul lavoro con il team di Milton Keynes.
“Non so nulla dei rumors su Christian Horner sul mio team che vuole le sue dimissioni. Quello che ho detto la scorsa settimana resta valido: la situazione non è cambiata. Certo, in Austria non abbiamo avuto un grande weekend, ma siamo stati anche un po’ sfortunati. Non dico che avremmo potuto battere McLaren, ma un buon risultato era alla nostra portata”, spiega Max davanti alla folla di giornalisti. Ma la vera domanda, quella che scotta di più, è un'altra.
Mercedes sarebbe in contatto con il suo entourage? “Chi lo dice? Mercedes? Non ho nulla da aggiungere”. E su un eventuale trasferimento nel 2026 in un team che potrebbe azzeccare il nuovo regolamento, Max replica secco: “Per questo ho un contratto con Red Bull. Nessuno può sapere chi avrà il miglior motore o la miglior macchina. Io non ho nulla da aggiungere”. Sulle voci di una clausola d’uscita entro fine luglio in base alla posizione in classifica piloti: “Non parlo del mio contratto, è più semplice così per tutti”.
Verstappen chiarisce che non ha ancora preso alcuna decisione sul lungo termine: “Non si tratta del 2026, penso solo a lavorare con il mio team. Le persone fanno supposizioni, ma non sono io a farle. Al momento non c'è alcuna decisione da prendere”. Alla richiesta di confermare la sua presenza in Red Bull nel 2026, Max taglia corto: “Come ho detto la scorsa settimana, non ho altro da aggiungere”.
Alla domanda sul possibile anno sabbatico, Max chiarisce una volta per tutte: “Vorrei combinare, quando possibile, con altre categorie. Mi piacerebbe esplorare il GT3 o altre serie, ma solo al di fuori della F1. Di sicuro non lascerei la Formula 1 per un anno sabbatico totale”.
Guardando avanti, il 2026 rappresenta un enorme punto interrogativo per tutti i team e i piloti: “Nessuno può dire con certezza che sarà a proprio agio il prossimo anno. Ci sono troppe incognite. L’unica cosa che devo fare è guidare veloce quello che avrò a disposizione”. Al simulatore per il 2026 Verstappen non ha ancora messo mano personalmente: “Il team e gli altri piloti sì, io ricevo i loro feedback e li seguo, ma non ho ancora guidato”.
La Red Bull vive ormai da un anno una fase di declino rispetto al dominio 2023. Verstappen lo ammette: “È uno sport complicato. Se tutti sapessero cosa fare per vincere, lo farebbero. Noi non siamo dove vogliamo essere, ma lottiamo ancora per i podi. Potrebbe essere peggio, potremmo essere ultimi. È un lavoro in corso. Cerchiamo di migliorare la macchina e capire i problemi di bilanciamento che ci hanno rallentato dallo scorso anno”.
Sul gap con la McLaren: “Raggiungerli sarà molto difficile, perché anche loro continueranno a migliorare. Le nostre aree deboli sono chiare: curve a bassa velocità dove non siamo forti, e soprattutto nelle curve a media velocità la McLaren è nettamente migliore”.
Guardando a lungo termine, Verstappen sottolinea: “Nel 2022 eravamo subito competitivi con i nuovi regolamenti, ma poi verso la fine abbiamo faticato. La McLaren invece ha impiegato tempo per mettere tutto insieme. Dobbiamo capire perché non abbiamo avuto la stessa progressione. Ma il 2026 sarà completamente diverso: servirà un’auto con caratteristiche diverse. A volte è difficile spiegare perché si va così bene o così così”.
Christian Horner, dopo l’Austria, ha detto che anche il tempo perso durante l’inverno ha influito sul gap attuale. Max conferma ma chiarisce che il 2024 è pianificato in modo diverso rispetto al 2021: “All’epoca era una battaglia ravvicinata con la Mercedes, ogni aggiornamento poteva fare la differenza. Ora siamo troppo lontani in classifica. Tutto è ben pianificato, il focus è già sul prossimo anno”.
Verstappen non si sbilancia nemmeno sullo stile di gestione del team: “Quando tutto va bene, è facile dire che il management funziona. Se aveste fatto questa domanda nel 2023, avreste detto che Red Bull funzionava perfettamente. Non credo sia qualcosa di negativo da commentare ora”.
Guardando al weekend di Silverstone, Verstappen resta con i piedi per terra: “Forse alcune piste ci saranno più favorevoli, ma con il gap attuale non credo sia sufficiente per vincere una gara sul passo. E anche con la pioggia, loro (McLaren) sono molto forti”.
Infine, un sorriso sul divertente episodio della macchina LEGO vista nella parata piloti a Miami: “È stato divertente una volta, ma cadevano pezzi ovunque e dovevano ripulire la pista, rischiando forature. Sembrava bello, ma era più una novità. Alla fine siamo tutti adulti, va bene una volta, ma preferisco salire sul camion, salutare i tifosi e parlare con gli altri piloti”.