F1, la FIA punta la McLaren? Cambiano le regole 2026 sul raffreddamento degli pneumatici

F1, la FIA punta la McLaren? Cambiano le regole 2026 sul raffreddamento degli pneumatici
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La FIA modifica il regolamento tecnico 2026 per vietare trucchi nei sistemi di raffreddamento delle gomme, punto di forza della MCL39 della McLaren
12 giugno 2025

La Formula 1 si prepara a tornare in pista per il decimo appuntamento stagionale: il Gran Premio del Canada 2025. In settimana si è riunito il Consiglio Mondiale del Motorsport, che ha discusso alcuni temi importanti – oltre alla superlicenza concessa a Lindblad – legati anche al prossimo regolamento tecnico. È stata infatti approvata una modifica che potrebbe coinvolgere direttamente la McLaren.

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Con il decimo appuntamento del calendario, la Formula 1 si avvicina al giro di boa e, di conseguenza, alla pausa estiva: un momento cruciale per i team, chiamati a fare scelte strategiche sul lavoro da svolgere in vista del nuovo regolamento tecnico. Continuare a sviluppare la monoposto 2025 nella speranza di una rimonta, oppure concentrare tutte le risorse sul progetto 2026? Un progetto che si preannuncia particolarmente complesso, visto che il cambiamento normativo riguarderà sia l’aerodinamica sia la parte motoristica. Non a caso, Adrian Newey lo ha recentemente definito “mostruoso”.

È proprio per questo che il regolamento è ancora oggi soggetto a revisioni. L’ultima modifica, approvata pochi giorni fa, mira a vietare esplicitamente ogni possibile escamotage volto al raffreddamento degli pneumatici a partire dal 2026. Il tema è stato sollevato recentemente in merito alla gestione gomme, uno dei principali punti di forza della McLaren e della sua MCL39. Una vettura che, fino a questo punto della stagione, ha dimostrato un'ottima adattabilità a ogni tracciato e condizione. Un aspetto riconosciuto apertamente anche da Andrea Stella in più occasioni.

Occhi puntati sul sistema di raffreddamento della MCL39

Lo scorso anno, la McLaren era finita al centro delle discussioni per la flessibilità delle ali, anteriori e posteriori. Ora, gli avversari cercano di capire il segreto dell'efficienza della MCL39. Il sospetto ricade sul sistema di raffreddamento. Tuttavia, ogni ipotesi di irregolarità è stata finora smentita. La FIA ha condotto più volte approfondite ispezioni, in particolare sui sistemi frenanti, e ha confermato la piena conformità della monoposto papaya. Come riportato anche dalla testata inglese The Race, Bob Marshall avrebbe interpretato il regolamento nel modo più efficace, lavorando in particolare sulla gestione del flusso d’aria generato dallo spostamento in avanti della vettura.

Nonostante le rassicurazioni della Federazione, i sospetti e le teorie tra i rivali non si placano. Red Bull, ad esempio, aveva ipotizzato che la McLaren utilizzasse dell’acqua all’interno degli pneumatici per migliorarne il raffreddamento. Accusa prontamente respinta sia da Andrea Stella che da Mario Isola, responsabile Motorsport di Pirelli. In occasione del Gran Premio di Miami, anche Zak Brown – CEO McLaren – ha ironizzato sulla vicenda, mostrando in diretta una borraccia con la scritta “acqua per le gomme”.

La posizione della FIA è che qualsiasi dispositivo per il raffreddamento degli pneumatici non sia ammesso. Tuttavia, il regolamento in vigore attualmente non contiene un divieto esplicito. L’unico riferimento si trovava nell’articolo 10.8.3, che vieta qualsiasi intervento volto a riscaldare o a mantenere la temperatura delle gomme. In molti nel paddock hanno ipotizzato che il raffreddamento non rientrasse tecnicamente in questa definizione, rappresentando quindi una zona grigia. Per colmare questa lacuna, la FIA ha approvato delle modifiche al regolamento tecnico del 2026, come già accaduto l’anno scorso con la flessibilità delle ali in vista della stagione 2025.

Ecco come cambia il regolamento del 2026

Nel dettaglio, il Consiglio Mondiale ha revisionato l’articolo 10.8.3. La formulazione precedente, al punto d), stabiliva che “l’unico tipo consentito di dispositivi di riscaldamento degli pneumatici sono le coperte conformi alle prescrizioni di progettazione elencate nell’articolo C10.8.4”. Il punto c), invece, recitava: “È vietato qualsiasi altro dispositivo, sistema o procedura (ad eccezione della guida dell’auto) il cui scopo e/o effetto sia quello di riscaldare o mantenere la temperatura dei mozzi o dei freni al di sopra della temperatura dell’aria ambiente, o di mantenerne la temperatura se sono già caldi”.

Ora, il punto d) è rimasto invariato, mentre il punto c) è stato aggiornato come segue: “Ad eccezione dell’aria che entra attraverso le aperture definite in C3.16.6 e C3.16.16, e delle coperte consentite al punto (d) di cui sopra, è vietato qualsiasi dispositivo, sistema o procedura (ad eccezione della guida della vettura) il cui scopo e/o effetto sia quello di riscaldare, raffreddare o mantenere la temperatura di ruote complete, mozzi o freni”.

Questa modifica introduce due novità sostanziali. La prima è l’inserimento esplicito del termine “raffreddare”, che prima non era contemplato, mentre ora è chiaramente proibito. La seconda riguarda l’ampliamento del campo d’applicazione: non si parla più solo di freni o mozzi, ma di “ruote complete”, impedendo quindi ai team di sfruttare flussi d’aria per raffreddare l’intera zona in modo da eludere le limitazioni precedenti.

Un’altra modifica significativa riguarda l’articolo 3.17.1, che norma le carenature delle sospensioni. È stato ora specificato che queste devono essere “sigillate internamente per impedire qualsiasi flusso d’aria interno”. Una precisazione che punta a evitare eventuali soluzioni ingegnose per convogliare aria fredda verso le ruote, ottimizzando così la gestione termica degli pneumatici.

Va comunque sottolineato che queste modifiche potrebbero non essere rivolte esclusivamente alla McLaren. La FIA, infatti, interviene spesso in modo preventivo per chiarire le zone grigie e rendere più chiaro e razionale il regolamento. Inoltre, va ricordato che ogni modifica viene discussa all’interno del Comitato Consultivo Tecnico, con la partecipazione diretta delle squadre.

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