F1. Mercedes, Allison difende Antonelli dopo i due ritiri: "Esperienza in condizioni estreme. Ha tutto l’ottimismo della gioventù"

F1. Mercedes, Allison difende Antonelli dopo i due ritiri: "Esperienza in condizioni estreme. Ha tutto l’ottimismo della gioventù"
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Andrea Kimi Antonelli ha dovuto alzare - per via di problemi alla sua Mercedes - bandiera bianca due volte su tre Gran Premi consecutivi. Una situazione difficile da digerire per lui, ma James Allison ci vede del positivo
5 giugno 2025

Il trittico di gare europee si è definitivamente concluso con la bandiera a scacchi del Gran Premio di Spagna. A non tagliare il traguardo per la seconda volta in tre appuntamenti consecutivi è stato Andrea Kimi Antonelli. Il primo ritiro è arrivato a Imola per un guasto tecnico alla sua Mercedes, il secondo a Barcellona, sempre a causa di un problema alla vettura. Una situazione tutt’altro che semplice per il rookie italiano, ma James Allison è comunque riuscito a trovare degli aspetti positivi.

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La stagione d’esordio in Formula 1 di Andrea Kimi Antonelli è iniziata decisamente con il piede giusto. Non sono mancati gli imprevisti lungo il cammino, ma il giovane bolognese occupa comunque la settima posizione nella classifica piloti al termine del nono appuntamento dei ventiquattro previsti dal calendario 2025. Una curva di apprendimento che ha rassicurato Mercedes sul processo di crescita di Antonelli. Ma per crescere, si sa, bisogna anche commettere errori: sbagliare per poi capire cosa non ha funzionato, ed evitare di ricadere nelle stesse situazioni.

Fin dall’inizio, infatti, Toto Wolff aveva chiarito bene un punto: la scelta di far debuttare Antonelli con solo un anno di Formula 2 alle spalle, direttamente in Mercedes, aveva un obiettivo ben preciso. Prepararlo al meglio per la prossima era tecnica della Formula 1, in cui le Frecce d’Argento potranno puntare seriamente al titolo, sfruttando il “jolly” del nuovo regolamento che includerà anche un cambio radicale nelle power unit — un’area in cui il team ha già fatto la differenza nel 2014 con l’avvento del turbo ibrido. E quale posto migliore per preparare il bolognese alla sfida se non direttamente in Mercedes? Il team principal gli ha concesso dodici mesi per crescere, imparare cose nuove e, soprattutto, sbagliare: commettere errori ora, prima che possano pesare in modo decisivo nel bilancio generale della squadra di Brackley.

Un chiaro esempio è stato il weekend di Imola, dove Antonelli — come lui stesso ha ammesso — ha gestito male le energie. Troppo coinvolto dagli impegni extra-pista e dal voler ringraziare il pubblico italiano, la famiglia, i compagni di scuola e perfino il Bologna, fresco vincitore della Coppa Italia. Una situazione che lo ha sfiancato alla vigilia della gara, tanto che anche Valentino Rossi, presente nel paddock, gli ha fatto notare quanto ciò lo avesse affaticato. Certamente la causa del ritiro non è da attribuire al pilota, bensì a un problema al sensore dell’acceleratore della W16.

Tornare subito in pista per il Gran Premio di Monaco ha rappresentato un’occasione per resettare tutto e affrontare un nuovo fine settimana di gara. Anche in questo caso, però, il risultato finale non è stato quello sperato. L’errore in qualifica del sabato lo ha relegato a una brutta posizione in griglia, e la gara si è conclusa con l’ultimo posto e un triplice doppiaggio dai leader, complice anche la strategia adottata da Mercedes.

Le speranze di chiudere positivamente il trittico europeo si sono così riversate sul Gran Premio di Spagna. Tuttavia, anche a Barcellona il weekend di Antonelli si è concluso anzitempo con il secondo ritiro, questa volta per un guasto alla power unit della W16.

Il bilancio della tripletta è indubbiamente negativo per Antonelli, ma James Allison ha saputo cogliere anche degli aspetti positivi: “Kimi è giovane e ha tutto l’ottimismo della gioventù, ma so per certo che questi fallimenti gli hanno tolto qualcosa”, ha spiegato il direttore tecnico della Mercedes. “Due ritiri in tre gare – uno per un problema al telaio, uno per il motore – sono difficili da digerire. Detto questo, sa che può ancora migliorare. Ma ha fatto progressi importanti, ha acquisito esperienza su una pista molto dinamica come quella di Barcellona, con temperature fino a 50 gradi e gestione delle gomme Soft in condizioni estreme. Sta accumulando esperienza molto velocemente e si sta comportando bene”.

Una visione confermata dallo stesso pilota: “È un peccato finire così. Ovviamente è stato un trittico davvero difficile dal mio lato. Ora cercheremo di tornare più forti per la prossima,” ha dichiarato Antonelli al termine della gara di Barcellona. “Ora ho un po’ di tempo per resettare, la mente e tutto quanto. Cerco di raccogliere tutti gli insegnamenti, tutte le informazioni, per tornare più forte in Canada. Dal mio lato, l’obiettivo ora è cercare di mettere tutto insieme. Perché penso che il potenziale ci sia. La fiducia sta tornando”.

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