F1. Perché la McLaren non ha brillato nelle qualifiche del GP di Monza? Andrea Stella: “La MCL39 soffre su piste a basso carico”

F1. Perché la McLaren non ha brillato nelle qualifiche del GP di Monza? Andrea Stella: “La MCL39 soffre su piste a basso carico”
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La McLaren non ha dominato le qualifiche del GP di Monza d Andrea Stella spiega perché la MCL39 soffre su piste a basso carico. Il team principal, inoltre, ha celebrato lo spirito di squadra di Norris e Piastri
6 settembre 2025

La McLaren, partita con il favore del pronostico, ha concluso le qualifiche del Gran Premio d’Italia 2025, sedicesimo appuntamento stagionale di Formula 1, con Lando Norris ad un soffio dalla pole position – conquistata da Max Verstappen per soli 77 millesimi – ed Oscar Piastri in terza posizione. Andrea Stella ha spiegato perché la MCL39 non è ai livelli di performance avuti finora in pista dove si è dimostrata essere la più performante del lotto.

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Monza è un circuito con caratteristiche e livelli di carico aerodinamico molto diversi da quelli che abbiamo visto ultimamente,” ha spiegato Andrea Stella. “Ci sono diversi motivi tecnici per cui qui non siamo riusciti a ripetere lo stesso livello di competitività che abbiamo mostrato a Zandvoort e a Budapest. La macchina è molto competitiva in curva, e anche qui, se guardiamo quasi ogni curva, siamo i più veloci. Ma le curve sono di breve durata e ce ne sono solo sei. Sui rettilinei, invece, la vettura non è la più veloce: guadagniamo un po’ in curva, ma perdiamo molto sul dritto. Questo significa che, complessivamente, non possiamo essere dominanti come su altri tracciati”.

Per come progettata la nostra monoposto, la massima efficienza si raggiunge con un’ala posteriore a livello più alto. Ridurre l’ala, come abbiamo fatto qui, comporta una perdita di efficienza aerodinamica rispetto ad altri team. Inoltre, il livello di grip della pista è altissimo: come dimostrano i tempi sul giro, stiamo girando in 1’18”, impressionante considerando la brevità delle curve. Su Monza la zona di grip-limitata è molto ridotta perché si frena molto tardi e si accelera molto presto. Per una McLaren progettata così, non essere la più efficiente con basso drag e su un circuito con così tanto grip spiega perché non possiamo godere di un vantaggio significativo”.

Sulla Red Bull, Stella ha commentato: “Non ci sorprende. Già in questo weekend, e anche in altri precedenti, abbiamo visto che con un’ala posteriore ridotta la Red Bull riesce a mantenere molta efficienza aerodinamica. Lo stesso vale per Ferrari e Mercedes: tutti erano vicini. Ma in generale, a questi livelli di carico, Red Bull resta probabilmente la macchina più completa”.

Riguardo alla gestione della Q3, Stella ha spiegato il perché della scelta di far partire Lando Norris per primo: “C’è una sequenza prestabilita di uscita delle vetture dal garage e Lando sapeva di essere il primo. Questo non ha influito sul fatto che il primo tentativo non fosse competitivo: il maggior tempo perso è stato in curva. Non è una questione di posizionamento in pista, ma di strategie per evitare rischi legati al nuovo regolamento sulla gestione del delta time”.

Sulla collaborazione tra i piloti, Stella ha aggiunto: “Oscar ha ceduto il turno a Lando in Q2: è stato un bel gesto di sportività, anche se non decisivo per passare in Q3. Sono orgoglioso della mentalità dei nostri piloti e della squadra: vogliamo vedere i nostri piloti correre così, con correttezza e rispetto reciproco. Certo, in futuro possono anche scegliere di non farlo, resta una decisione dei piloti”.

Infine, sulla gara: “Per motivi tecnici, la McLaren è più competitiva in curva e, su un long run di gara, le curve diventano più lunghe: questo rende la macchina naturalmente più efficace. Tuttavia, i dati dei long run di Verstappen, Ferrari e Mercedes mostrano tempi molto competitivi anche per loro. Monza è un circuito ad altissimo grip e penso che la gara sarà molto più compatta, sia in qualifica sia in corsa”.

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