Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Isack Hadjar ha chiuso la qualifica del Gran Premio di Spagna 2025, nono appuntamento stagionale di Formula 1, con una prestazione che conferma la solida curva di apprendimento. Per lui una nona posizione di partenza con la Racing Bulls in vista della gara di domani.
“Onestamente credo di aver fatto un giro davvero forte in Q2 - ha commentato il pilota - ed era tutto lì: vedere se gli altri si svegliavano o meno. Penso di essere già stato al limite massimo di ciò che potevo fare. Poi si è trovato un po’ di tempo in più grazie al miglioramento della pista. Credo che il nono posto fosse davvero il massimo possibile.”
Una valutazione schietta che ben fotografa il realismo di Hadjar, consapevole delle difficoltà, ma anche del lavoro fatto nonostante la nuova direttiva tecnica: “Questa nuova ala anteriore non ha portato grandi cambiamenti alla nostra macchina - ha proseguito la sua spiegazione - anche perché penso che non siamo stati i migliori nel saperla sfruttare. È difficile da dire. Potrei dirtelo se riportassimo l’ala anteriore vecchia e la provassi ora, ma così com’è, non posso davvero sentirla.”
Alla domanda se almeno non sia peggiorata, Hadjar ha risposto senza esitazioni: “No, decisamente non è peggiorata. È ancora veloce.” Il giovane francese ha poi dedicato un pensiero al suo ex compagno di squadra Yuki Tsunoda, in evidente difficoltà con la Red Bull, ultimo in griglia dopo una sessione complicata mentre Max Verstappen ha conquistato il terzo tempo. “Yuki vale sicuramente più di una ventesima posizione, questo è certo. Non so davvero cosa stia passando in questo momento, perché non sono mai stato dall’altro lato del box. Deve solo continuare a spingere, immagino. Ma sì, non è certo un pilota da ventesima posizione.”
Infine, un commento in vista della finale di Champions League che vedrà in campo l’Inter e il PSG, sua squadra del cuore: “Sì, vedrò la partita con Pierre Gasly stasera, rilassarmi un po’, e magari parlare anche un po’ della qualifica di oggi, immagino.”