Formula 1. Briatore: “Mondiale nel 2027 per l'Alpine? Perché no”. “Gasly da mondiale? Chi può dirlo”. E su Colapinto dice...

Formula 1. Briatore: “Mondiale nel 2027 per l'Alpine? Perché no”. “Gasly da mondiale? Chi può dirlo”. E su Colapinto dice...
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Show di Flavio Briatore nella conferenza stampa dei team principal nel venerdì della Formula 1 a Barcellona. Dai piloti ai progressi dell'Alpine, ecco la sua visione
30 maggio 2025

Flavio Briatore si è abbattuto come un tornado sulla conferenza stampa dei team principal a margine del weekend del Gran Premio di Spagna 2025 di Formula 1. Tagliente nelle risposte, quando non si è rifiutato direttamente di elaborare, il direttore esecutivo dell’Alpine ha raccontato la sua avventura con l’Alpine. “È passato meno di un anno, 10 mesi. Lo vedo dal mio stipendio – ha puntualizzato con ironia -. Non è un percorso semplice, il team ha attraversato tanti cambiamenti negli ultimi quattro o cinque anni”.

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Non solo stiamo cercando di rendere più coesa la scuderia, ma stiamo anche lavorando al prossimo anno, con il motore e la trasmissione di Mercedes. Nel frattempo, dobbiamo cercare di essere competitivi, e al momento non lo siamo. Ci vuole del tempo, come insegna il maestro accanto a me”, ha spiegato guardando il suo vicino di posto, Christian Horner. “Ci vuole molto tempo per dare vita a una monoposto vincente, a un team di successo. L’ho fatto in passato, e spero di poterci riuscire di nuovo”.

E Briatore vuole tornare molto presto alla vittoria, addirittura nel 2027. “In Formula 1 bisogna anche avere dei sogni, delle speranze. Allo stato attuale delle cose, il team è piuttosto nuovo e non sta performando come vorrei. Ci sono delle situazioni non chiare all’interno della scuderia che dobbiamo risolvere prima di poter performare come vorrei”. “Nel 2026 dobbiamo quantomeno essere competitivi, avvicinarci al podio. E perché non dovremmo poter vincere il mondiale nel 2027? Pensate a quello che ha fatto la Red Bull. Dipenderà anche dai piloti che avremo”.

A proposito di piloti, l’attuale colonna dell’Alpine, Pierre Gasly, secondo Briatore ha le carte in regola per vincere il mondiale? “Chi può dirlo – ha risposto a una nostra domanda in merito -. La McLaren due anni fa era in fondo alla classifica, così come lo era la Renault due anni prima che vincessimo il titolo. Lo stesso vale anche per la Benetton. Ognuna delle dieci scuderie vuole essere la migliore. Se non si ha un’auto competitiva, è molto difficile capire il valore di un pilota. A loro serve avere fiducia nel mezzo. È difficile capire quale sia il livello di Gasly se non gli diamo una monoposto competitiva”.

Quanto a Franco Colapinto, “dobbiamo prenderci del tempo per scegliere. Dobbiamo avere una gara completa per valutarlo. Montecarlo è una corsa atipica e non si è qualificato bene. Questa è la prima vera gara per Franco. Il 2025 è un anno di preparazione per il 2026. In questo momento non so se Franco resterà per l’intera stagione o meno. Ma l’unica cosa che conta è la performance”. In casa Alpine, intanto, bisogna cercare una figura molto rilevante, il sostituto dell’ormai ex team principal Ollie Oakes.

“Ci stiamo lavorando – ha puntualizzato Briatore -. Sinceramente mi dispiace molto per Ollie, era un ottimo team principal che si è dimesso per motivi personali. Stiamo cercando un sostituto e non vogliamo commettere errori. Preferisco prendermi del tempo per decidere chi sarà il nuovo team principal. Cerchiamo qualcuno con uno spirito di squadra, qualcuno che voglia essere parte di questa nuova avventura con Alpine”. E solo il tempo ci dirà se i proclami di vittoria di Briatore faranno un buco nell’acqua come quelli dell’ex dirigenza Alpine all’inizio di questo decennio.

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