Formula 1, Briatore rilancia il budget cap: “Serve un vero limite anche per gli ingaggi dei piloti”

Formula 1, Briatore rilancia il budget cap: “Serve un vero limite anche per gli ingaggi dei piloti”
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Il consulente Alpine rilancia il dibattito sul budget cap in Formula 1: "I costi sono esplosi, ma lo spettacolo è lo stesso. Va incluso anche lo stipendio dei piloti"
22 giugno 2025

In un momento in cui la Formula 1 cerca equilibrio tra competitività sportiva e sostenibilità economica, Flavio Briatore – ora consulente speciale del team Alpine – riaccende i riflettori su un tema centrale: il budget cap. Introdotto nel 2021 per limitare le spese delle scuderie, il tetto di spesa attuale esclude però le voci più ingombranti: gli stipendi dei piloti e delle figure tecniche di primo piano, come i direttori tecnici e i guru dell’aerodinamica.

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"Credo che debba rimanere", ha dichiarato Briatore. "È stata un'ottima idea quella di avere un tetto massimo dei costi per le squadre. Ma credo anche che lo stipendio del pilota debba farne parte. Stiamo spendendo davvero troppo. I costi sono aumentati drasticamente rispetto al mio periodo in Renault. Ma le gare sono le stesse".

Il ragionamento dell’imprenditore piemontese è semplice: lo spettacolo in pista non è cambiato, mentre i bilanci sono sempre più sotto pressione. Il rischio, secondo Briatore, è quello di vanificare gli effetti positivi del budget cap permettendo ai top team di continuare a spendere cifre astronomiche aggirando il limite grazie a voci "escluse".

Il caso Newey: un budget fuori budget

Emblematico è il caso di Adrian Newey, il progettista più vincente dell’era moderna della F1. Dopo l’annuncio del suo addio a Red Bull, il genio dell’aerodinamica è stato corteggiato da diversi team, Ferrari compresa, fino all’accordo con Aston Martin, che lo ha già accolto in squadra ma in attesa di vederlo pienamente all'opera per il 2026 con un ruolo chiave per il nuovo regolamento tecnico. Secondo indiscrezioni, il contratto offerto a Newey sarebbe di circa 150 milioni di sterline l'anno: una cifra che, se inserita nel budget cap, comprometterebbe qualsiasi investimento tecnico o evolutivo. A questa si aggiungono anche alcune quote del team che sono state affidate da Lawrence Stroll a Newey.

E proprio qui emerge la contraddizione: mentre le squadre devono fare i conti con un tetto di spesa di circa 135 milioni di dollari (125 milioni di euro), le figure più influenti – come i top driver e i tecnici – restano fuori da questo conteggio, lasciando ai team più ricchi un vantaggio competitivo nascosto.

Adrian Newey
Adrian Newey Aston Martin

I salari stellari dei piloti: Verstappen e Hamilton

Non meno significativi sono, infatti, gli stipendi dei piloti di punta, che spesso rappresentano una quota consistente delle spese totali. Max Verstappen, campione del mondo in carica e volto Red Bull, percepirebbe un ingaggio annuo di circa 50 milioni di euro, mentre Lewis Hamilton, recentemente passato in Ferrari dopo anni di trionfi con Mercedes, si aggirerebbe su una cifra simile, tra i 30 e i 40 milioni di euro a stagione.

Questi contratti milionari, pur escludendosi dal budget cap, hanno un impatto enorme sulle finanze dei team e alimentano il divario tra le scuderie più ricche e quelle con risorse più limitate. Secondo Briatore, includere gli stipendi nel budget cap rappresenterebbe un passo necessario verso una Formula 1 più equa e sostenibile: "Abbiamo ottimi piloti, ma non è giusto che il loro stipendio sia completamente separato". 

Lewis Hamilton e Max Verstappen
Lewis Hamilton e Max Verstappen ANSA

Verso un nuovo compromesso?

La discussione è tutt’altro che chiusa. La FIA e Liberty Media stanno valutando una revisione del regolamento sul budget cap in vista del nuovo ciclo regolamentare 2026. Una delle ipotesi più accreditate è l’introduzione di un sottotetto separato per gli stipendi: una sorta di salary cap per piloti e tecnici, utile a riequilibrare il sistema senza intaccare la libertà dei team nella gestione economica. Di fatto, però, un cambiamento è stato già apportato con il tetto di spesa per la nuova era della Formula 1 che è stato aumentato a 215 milioni di dollari (circa 205 milioni di euro), rispetto agli attuali 135 milioni di dollari (128 milioni di euro). Questo aumento è una delle novità previste per il 2026, insieme all'ingresso di un undicesimo team, General Motors-Cadillac, che influenzerà la ripartizione dei ricavi.

 

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