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La Formula 1 è impegnata a Baku per il Gran Premio d’Azerbaijan 2025, diciassettesimo appuntamento stagionale. Mancano quindi solo sette round alla conclusione del mondiale e, potenzialmente, anche alla carriera di Yuki Tsunoda come pilota titolare nel Circus.
A Monza, Laurent Mekies ha confermato che la Red Bull non effettuerà cambi di sedile fino al gran finale di Abu Dhabi, ma per il futuro la permanenza di Tsunoda in Formula 1 sembra ormai agli sgoccioli. Helmut Marko ha dichiarato che non verranno prese decisioni fino all’appuntamento in Messico, ma il team di Milton Keynes sembra orientato verso un cambio di rotta con la promozione di Isack Hadjar. Il franco-algerino della Visa Cash App RB sta convincendo sempre di più con le sue prestazioni: velocità e costanza hanno conquistato i vertici della Red Bull, pronti a puntare su di lui nel 2026 come compagno di squadra di Max Verstappen.
In questo scenario, Hadjar andrebbe a occupare il sedile di Tsunoda, chiamato in prima squadra dopo appena due apparizioni di Liam Lawson in Red Bull. Non è detto, però, che il giapponese abbia già un posto riservato a Faenza. Helmut Marko, infatti, vuole far debuttare Arvid Lindbland il prima possibile, e l’opzione Visa Cash App RB resta la più convincente. Così tornerebbe d’attualità il “derby” di Milton Keynes tra Yuki Tsunoda e Liam Lawson. Al momento, la posizione del pilota numero #22 appare quella più in bilico: le prestazioni, dal suo arrivo in Red Bull, sono calate drasticamente, con la zona punti conquistata solo una volta nelle ultime dieci gare. Un bilancio che pesa negativamente anche sulla posizione della squadra di Laurent Mekies nella classifica Costruttori.
A preoccupare maggiormente Tsunoda è la decisione di Honda. Quando Christian Horner ed Helmut Marko hanno deciso di retrocedere Lawson e chiamare Yuki, a spingere la soluzione finale era stato il costruttore giapponese. A partire dal prossimo anno, però, Honda cesserà ogni collaborazione con Red Bull, debuttando nel 2026 con Aston Martin nella nuova era tecnica. Se Tsunoda poteva sperare nel motorista come paracadute, ora anche questa possibilità è svanita.
“Deve agire da solo. Ora è al suo quinto anno, ha le capacità e conosce bene il mondo della Formula 1”, ha dichiarato il presidente della Honda Racing Corporation. “Non c'è molto altro che possiamo fare per lui. I piloti non possono contare sulla Honda per sempre. Uno con la carriera di Tsunoda deve pensare con la propria testa”, sono state le parole di Koji Watanabe riportate da Morosportweek.