Porsche Panamera S Hybrid

Porsche Panamera S Hybrid
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Emiliano Perucca Orfei
Veleggiare è il termine utilizzato da Porsche per descrivere velocemente la modalità più "eco" della Panamera. 13 km/l e prestazioni da vera Porsche a 111.186 Euro
11 luglio 2012
Anche se chi l'ha progettata, a riguardo, avrà certamente qualche notte insonne tra i ricordi legati a questa vettura...il concetto attorno al quale è stata sviluppata Porsche Panamera è apparentemente molto semplice: declinare la guida di un'auto sportiva in un'automobile in grado di far viaggiare comodamente quattro persone.
 
Un progetto ambizioso che a Zuffenhausen sono riusciti trasformare in una berlina che non tradisce la tradizione del marchio in termini di design ma soprattutto di tecnica e tecnologia. Una tecnica come al solito mai fine a sé stessa o mirata esclusivamente alla prestazione ma pensata di volta in volta per avvicinarsi il più possibile ai gusti della clientela: ecco perchè Panamera a fianco dei tradizionali V6 e V8 (quest'ultimo anche sovralimentato in due versioni...), strizza l'occhio anche ai grandi chilometristi con la Diesel ed a chi guarda avanti 10 anni cercando consumi ridotti, basse emissioni e possibilità di percorrere alcuni km in modalità elettrica con la Panamera S Hybrid.
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La Porsche 918 Spyder. La nuova supercar di Zuffenhausen sarà ibrida. E' già nel nostro listino a 786.954 euro. Arriverà nel corso del 2013

Secondo step di una gamma ibrida

Una vettura, quest'ultima, che replica l'impegno Porsche già profuso nella Cayenne S Hybrid e che anticipa una nuova generazione di vetture che entreranno presto a far parte della gamma della Casa di sportive tedesca: la Supercar 918 Spyder sarà la prima delle sportive ad utilizzare una tecnologia "simile" ma non è certamente un segreto il fatto che la 911 GT3 Hybrid stia già utilizzando in gara un sistema ibrido in grado di alzare le prestazioni e migliorare la dinamica del veicolo, sfruttando a mo' di controllo della stabilità "attivo" i motori elettrici che lavorano sulle ruote anteriori.
 
Nel caso della Panamera S Hybrid il motore elettrico non si spinge ancora così "avanti" da controllarne la dinamica ma la sua presenza contribuisce in modo significativo, anche grazie ad una accurata messa a punto del software di gestione del due motori e del cambio, ad una riduzione dei consumi e delle emissioni.
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Il motore V6 sovralimentato vanta 333 CV di potenza massima. Sono 47, invece, i CV dell'unità elettrica

380 CV e funzione "sailing"

Meccanicamente la Panamera S Hybrid utilizza uno schema tecnico identificabile della sigla Full-Hybrid parallelo, che prevede la combinazione di un V6, 3 litri, 333 CV, alimentato attraverso un sofisticato sistema di iniezione diretta e "soffiato" da un compressore volumetrico ed un motore elettrico da 47 CV: la potenza complessiva è di 380 CV mentre la coppia massima è di 580 Nm, disponibile già ad appena 1.000 giri.
 
Il motore elettrico può spingere la vettura in modo autonomo fino a 75 km/h, ma in alcuni frangenti - soprattutto quando la vettura passa automaticamente nella modalità "sailing" spegnendo il motore durante la marcia - l'unità elettrica lavora autonomamente a velocità di poco inferiori ai 100 km/h.

La classica funzione Start-Stop si attiva quando si è fermi ma anche in movimento: in questo modo si veleggia e non si spreca inutilmente carburante

 
La classica funzione Start-Stop, dunque, si attiva dunque quando si è fermi ma anche in movimento: in questo modo non si spreca inutilmente carburante e si sfrutta al massimo l'energia cinetica accumulata. In questo frangente, se si rientra all'interno del range d'azione del motore elettrico, nel caso in cui serva mantenere la velocità o imprimere alla vettura una leggera accelerazione la centralina demanda il compito all'unità a batteria permettendo così di ottenere la massima espressione del termine "veleggiare". Queste funzionalità sono attive al 100% fino a velocità prossime ai 100 km/h, ma parte di esse - lo spegnimento del V6 in particolare - vengono mantenute attive sino ai 165 km/h.

Come funziona il sistema Hybrid

La funzione di "sailing" non è in alcun modo pericolosa per la dinamica della Panamera S Hybrid: climatizzatore, servosterzo e assistente alla frenata d’emergenza sono alimentati elettricamente. Quindi, le funzioni sono disponibili anche in caso di alimentazione completamente elettrica della vettura o di guida con motore a combustione spento.
 
Per combinare i due motori, oltre ad un sofisticato software che regola singolarmente l'attivazione/disattivazione delle unità motrici, facendole lavorare anche in coppia, gestendo anche la fase di recupero, Porsche ha messo a punto anche una specifica versione del cambio Tiptronic S a 8 marce, in grado di assicurare rapporti relativamente corti nelle marce basse ed alte velocità a fronte di bassi regimi con l'aumentare dei giri: a 130 km/h si viaggia a 1.900 giri.
 
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Il nostro "confronta modello" permette di capire come la S Hybrid sia superiore in termini di prestazioni ed, in alcuni casi, di consumo rispetto alla versione Diesel

Poche emissioni, alte prestazioni

E' possibile gestire le cambiate del Tiptronic S in modalità automatica o manualmente attraverso le i tasti selezione posti sul volante: premendo in avanti col pollice, il Tiptronic S passa alla marcia superiore, al contrario muovendo verso di sé l’indice, il Tiptronic S scala. La combinazione ibrida di Panamera S Hybrid non nasce solo per consumare ed emettere poco ma anche per assicurare un livello di prestazione molto elevato: la vettura, infatti, accelera da 0 a 100 km/h in sei secondi netti ed assicura una velocità massima di 270 km/h con un consumo di verde pari a 7,1 litri/100 km ed una emissione di CO2 di 167 g/km.
 
Numeri atipici per una ammiraglia di 497 cm di lunghezza, 191 di larghezza e 141 d'altezza (292 cm il passo) dotata di un bagagliaio di 335 litri (1.135 abbattendo gli schienali), addirittura migliori per quanto concerne le emissioni di CO2 rispetto alla 3.0 Diesel (emette 172 g/km) ed il consumo urbano, dove alla ibrida basta mezzo litro in meno (7,6 contro 8,1) per percorrere 100 km.
 
Il tutto senza rinunciare alle prestazioni, che sono nettamente superiori a quelli della Diesel (270 contro 242 km/h di vel.max, 6 netti contro 6,8 sullo 0-100) ed a cavallo tra quelle della 4.8 S (283 km/h, 5,6 sec 0-100) e della 3.6 4S (257 km/h 5,6 sec 0-100). Prestazioni molto elevate, ottenute a fronte di un peso in ordine di marcia di 1.980 kg (1.880 la Diesel, 1.730 la 3.6, 1.820 la 3.6 4, 1.800 la 4.8 S e 1.860 la 4.8 4S) e di una abitabilità assolutamente non compromessa. A farne le spese, semmai, è il bagagliaio che rimane comunque di discreta dimensione (335 litri - 1.153) calando di 110 litri rispetto alle versioni tradizionali per fare posto alle batterie.
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Il kit estetico della Hybrid è sostanzialmente quello delle versioni S

Look "S"

Esteticamente la Panamera S Hybrid è sostanzialmente identica alle versioni S tradizionali ad eccezione delle scritte «hybrid» sulle porte anteriori, sul cofano posteriore e sul contagiri. Tra gli elementi proposti di serie vi sono i fari Bi-Xenon con regolazione dinamica della profondità d’illuminazione, i cerchi da 18 pollici Panamera S con sistema di controllo pressione pneumatici (RDK), gli specchi retrovisori esterni ed interno con dispositivo antiabbagliante automatico e i sedili riscaldabili anteriori. Fanno parte dell’equipaggiamento di serie della Panamera S Hybrid anche le sospensioni pneumatiche adattive incluso Porsche Active Suspension Management (PASM), il Servotronic e il tergilunotto.

Interni da ammiraglia

Gli interni sono dominati da una strumentazione in stile "classico" Porsche, da un tunnel centrale ascendente e da quattro sedili singoli i cui optional sono la ventilazione interna (anteriori) e la regolazione elettrica (optional). I comandi utilizzati più frequentemente sono stati posti sul tunnel e spesso sono combinati in gruppi logici per consentire un richiamo più veloce di ogni funzione.

Fanno parte dell’equipaggiamento di serie della Panamera S Hybrid anche le sospensioni pneumatiche adattive incluso Porsche Active Suspension Management (PASM), il Servotronic e il tergilunotto

 
L’effettiva quantità di spazio disponibile nell’abitacolo si intuisce anche dalla presenza di numerosi vani portaoggetti, ad esempio nelle porte e nel tunnel, del portalattine/portabevande ntegrato nel poggiabraccia centrale anteriore e la possibilità di integrare nella zona zona posteriore, in mezzo ai sedili posteriori, una console in cui sono alloggiate 2 prese da 12 Volt e la predisposizione per uno scomparto termico.

Pacchetto luci per ambienti raffinati

Il concetto d’illuminazione dell’abitacolo a spegnimento ritardato si compone di luci nelle maniglie delle porte e nei vani portaoggetti anteriori, luce di cortesia, luci zona piedi anteriori, luci di lettura e dell’abitacolo separate per tutti e quattro i sedili. Il pacchetto luci abitacolo opzionale, appositamente concepito per la zona dei sedili posteriori, offre 2 ulteriori luci di lettura poste nella consolle al tetto, oltre a luci zona piedi e luce di cortesia supplementare, illuminazione dei vani portaoggetti nelle porte e dello scomparto nella consolle centrale posteriore. Tutte le luci, ed altrimenti non poteva essere, sono dotate di tecnologia a LED, sono molto luminose e a risparmio energetico.
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Come su tutte le Porsche la chiave è a sinistra. E' un retaggio della 24 Ore di Le Mans

Massima personalizzazione

La flessibilità del vano di carico, pur non essendo capiente come i modelli standard, è assicurata dalla presenza (di serie) di schienali ribaltabili singolarmente mentre il livello di personalizzazione prevede la possibilità di scelta tra 7 colori per gli interni, 5 allestimenti bicolor, ed pacchetti interni opzionali in cui spicca la presenza di legni pregiati, carbonio o alluminio. Su richiesta, sono disponibili la vetratura isolante termoacustica, i cristalli «Privacy» o i tendalini avvolgibili elettricamente per i cristalli posteriori e il lunotto.
 
Tra gli elementi di serie si fa notare il volante sportivo a tre razze, regolabile sia assialmente sia verticalmente e dotato di corona dello sterzo in pelle liscia: su richiesta è disponibile anche riscaldabile e/o dotato di comandi per il controllo di funzioni audio, telefono e navigazione. Il volante riscaldabile è disponibile in pelle liscia oppure in radica di noce, Tineo, betulla in colore antracite, legno di mogano yachting e carbonio.
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La stazza della Panamera S Hybrid può essere definita monumentale. Nonostante i 5 metri di lunghezza, però, le linee sono piacevoli e filanti

LCD di serie

Sulla Panamera S Hybrid di serie viene proposto anche il display a colori TFT integrato nella strumentazione visualizza le informazioni sui flussi d’energia della trazione ibrida mentre tramite il PCM opzionale sono reperibili ulteriori informazioni. Tra gli optional si fanno notare il Bose Surround System, il sistema di intrattenimento multimediale posteriore (un display per passeggero), l'interfaccia audio universale integrata alla consolle anteriore, la predisposizione bluetooth, l'assistente di parcheggio con telecamera, il regolatore attivo di velocità, l'accesso e l'avviamento della vettura senza chiave. Tra gli elementi curiosi c'è l'HomeLink che è in grado, attraverso pulsanti programmabili, di aprire sino a tre portoni di casa.

Dal vivo: com'è fuori

Come già specificato alcune righe più sù, distinguere una Panamera S Hybrid a colpo d'occhio è un'impresa per pochi. A distinguerla da una "normale" S, infatti, sono solo i loghi Hybrid che campeggiano sulle porte anteriori, sul cofano posteriore ed, internamente, sul contagiri. L'aspetto generale, dunque, è come sempre "monumentale" e che piaccia o non piaccia bisogna fare un plauso agli stilisti Porsche per come sono riusciti ad integrare alcuni tratti tipici della produzione di Zuffenhausen, in particolar modo i parafanghi rialzati rispetto al cofano, nelle linee di una vettura nata per ospitare comodamente quattro persone.

La Panamera vanta un ambiente moderno, in grado di ospitare tutta la tecnologia che serve senza rompere troppo con il passato: il generoso schermo LCD è ben integrato, in zona centrale, alla plancia ed i tasti di controllo della vettura (sospensioni, driving mode e molto altro) sono in posizione tutt'altro che scomoda sui due lati del tunnel

Dal vivo: com'è dentro

Per certi versi ispirati a quelli della Carrera GT, in particolar modo per quanto concerne il tunnel centrale ad andamento discendente, gli interni della Panamera rappresentano la base attorno alla quale i tecnici Porsche hanno poi sviluppato anche l'arredamento delle nuove Boxster e 911. Si tratta di un ambiente moderno, in grado di ospitare tutta la tecnologia che serve senza rompere troppo con il passato: il generoso schermo LCD è ben integrato, in zona centrale, alla plancia ed i tasti di controllo della vettura (sospensioni, driving mode e molto altro) sono in posizione tutt'altro che scomoda sui due lati del tunnel.
 
Tra gli elementi più interessanti degli interni c'è la conformazione sportiva dei sedili posteriori - del tutto in linea con il DNA della vettura - che fa il paio con l'abbondanza di spazio per le gambe e la capacità del bagagliaio di essere sfruttato in modo esemplare: vero, rispetto alla Panamera standard i 100 litri che mancano all'appello si notano e lo spazio disponibile è ora sostanzialmente quello a disposizione di una Golf, ma la possibilità di abbattere gli schienali e l'altezza del lunotto, permettono di ospitare anche oggetti di lunghe dimensioni, anche relativamente voluminosi, senza dover ricorrere al portapacchi opzionale.
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Rispetto alle versioni standard il bagagliaio della Panamera S Hybrid perde quasi 100 litri per fare posto alle batterie: rimane comunque spazio per una famiglia in vacanza

Posizione di guida

E' una Porsche ed in quanto tale la posizione di guida è una giusta via di mezzo tra sportività ed confort. Praticamente impossibile non trovare una triangolazione adatta alla propria taglia: la possibilità di regolare volante, dall'impugnatura ergonomica ma non troppo voluminosa, e sedile in altezza e profondità rendono il posto guida di Panamera adatto a persone dal metro e cinquanta ai due metri. Rimangono anche sulla Panamera ibrida alcune cose "atipiche" che caratterizzano da sempre la produzione Porsche, come la chiave sulla sinistra (retaggio della 24 Ore di Le Mans dove i piloti con la sinistra avviavano il motore e con la destra inserivano la prima), ma in generale l'idea è quella di ritrovarsi a bordo di una vettura estremamente moderna e dal grande potenziale sportivo.
 
Un elemento, quest'ultimo, esaltato dalla strumentazione di "stretta" derivazione 911, che sulla Panamera S Hybrid vanta il fondoscala a 300 km/h nonostante una scritta Hybrid al centro del contagiri faccia immediatamente ricordare di una soluzione propulsiva ibrida "eco" ma non per questo poco sportiva.
 
Tra gli elementi che non ci sono piaciuti vi sono i pulsanti al volante del cambio: la logica di funzionamento è teoricamente banale e permette di salire o scendere di rapporto utilizzando una sola mano, ma troviamo ancor più semplici i classici paddles "+" e "-" posti dietro al volante, disponibili ad esempio in opzione sulle 911 dotate di cambio robotizzato PDK.
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Nonostante le quasi 2 tonnellate di peso la Panamera S Hybrid è molto piacevole da guidare, anche nel misto

Tecnologia onboard

Il passo avanti in termini di tecnologia compiuto da Porsche con la Panamera è evidente sotto ogni punto di vista ed in questa Panamera ibrida mancano solo alcuni degli elementi che caratterizzano le migliori rappresentanti della categoria: parliamo, ad esempio, del cruise control attivo o dei sistemi di frenata automatica in caso di possibile impatto contro un'altra vettura o un pedone. Per il resto c'è veramente di tutto: climatizzatore quadrizona con comandi specifici anteriori e posteriori, il computer di bordo è dotato di uno schermo molto luminoso e di un software di facile utilizzo e comprensione.
 
Le funzioni di navigatore, media player, telefono bluetooth e lettore multimedia (il cavetto è sotto al bracciolo) vengono svolte egregiamente. Molto interessante il canocchiale digitale integrato nella strumentazione: a fianco del contagiri, sulla destra, il canocchiale non integra uno strumento analogico come gli altri ma un display LCD di dimensioni contenute in cui sono "proiettate" a scelta, tra le altre, le mappe del navigatore o dei parametri di funzionamento della vettura: nel caso della Panamera Hybrid è possibile sapere come siano utilizzati i motori nella fase di spinta e di ricarica.

Il passo avanti in termini di tecnologia compiuto da Porsche con la Panamera è evidente sotto ogni punto di vista e nella Panamera, a qualche anno dal lancio, mancano solo cruise control attivo e sistemi di frenata automatica

Tecnologia sottopelle

Nella Panamera, in particolar modo nella S Hybrid, c'è però tanta tecnologia anche sotto il sinuoso vestito: tralasciando il gruppo motopropulsore, di cui parleremo poi, la berlina di Zuffenhausen è stata pensata per sfruttare al massimo il potenziale della tecnologia ibrida: climatizzatore, servofreno, servosterzo e servizi di bordo, dunque, sono stati progettati per funzionare anche senza il supporto "energetico" del V6 a benzina, rendendo possibile la marcia a motore spento sino a velocità prossime ai 165 km/h.

Cambia in base al drivning mode

Uno sforzo tecnologico importante viste le prestazioni, il livello ed i pesi della vettura in gioco, che porta con sé anche un pacchetto di sospensioni attive in grado di compensare l'aggravio di peso dovuto a batterie e motore elettrico senza dover ricorrere a deleteri compromessi meccanici. Grazie a quest'ultima funzionalità, in particolare, Panamera è in grado di cambiare radicalmente volto con la semplice pressione di un tasto passando da un setup sportivo ad uno confort in un attimo. Tra le varie regolazioni possibili c'è ne sono alcune riservate ai Driving Mode: Sport e Sport Plus regolano la taratura dei sistemi di controllo dinamico (disattivabile completamente) e rendono più o meno estremo, rispetto alla modalità Normal, il feedback di acceleratore e sterzo.

Motori: l'elettrico lavora tanto

Il nuovo motore V6 a benzina vanta prestazioni elevate (333 CV) ma soprattutto una perfetta integrazione con la meccanica ed il software di gestione che lo spegne e lo riavvia molto più spesso di quanto si possa credere. Silenziosissimo ai bassi e medi regimi, totalmente privo di vibrazioni anche nelle fasi di riavvio, il V6 di Panamera viene dunque utilizzato solamente quando indispensabile per assicurare accelerazione o mantenimento della velocità ad alta andatura o con batteria particolarmente scarica. In un utilizzo normale, evitando l'uso forzatamente sportivo, è facile arrivare a percentuali marcia ad emissioni zero pari superiori al 50% con consumi medi che rispettano quelli dichiarati dalla Casa: nel nostro giro d'Italia via costa, che abbiamo avuto la fortuna di fare proprio a bordo di questa Panamera, abbiamo spesso totalizzato consumi prossimi ai 13 km/l.
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Non è difficile veleggiare a motore spento per oltre il 50% del tempo a tutto vantaggio della riduzione delle emissione e dei consumi: facile arrivare a medie di 13 km/litro

Su strada: sceglie lei che motore usare

Quando si parla di "emissioni zero" in Porsche intendono a motore spento: questa situazione si verifica in città, quando ci si ferma in coda e si percorrono centinaia di metri in elettrico a 0 giri/minuto, ma anche quando in extraurbano (fino a 165 km/h) si rilascia il pedale del gas: istantaneamente Panamera "zittisce" il suo V6, scollega la trasmissione e sfrutta al massimo il potenziale degli pneumatici a basso rotolamento Michelin e l'aerodinamica del corpo vettura per far diminuire il più lentamente possibile la velocità.
 
A rimanere attivo, se necessario, è solamente il sistema di recupero dell'energia, che comunque assorbe una frazione di quanto è in grado di "assorbire" nelle fasi di frenata. Nel momento in cui si torna ad accelerare, nel caso in cui ve ne sia la possibilità (tipico il camion che fa l'andatura), Panamera cerca in tutti i modi di sfruttare al massimo il potenziale del motore elettrico, quindi fornendo spinta "pulita": una modalità, quest'ultima, che siamo riusciti a sfruttare fino a velocità prossime ai 95 km/h. Oltre questa soglia il motore a benzina deve per forza di cose intervenire.
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Il sistema ibrido lavora in modo totalmente autonomo. Cliccando sulla funzione E-Power, in ogni caso, è possibile richiedere una maggior presenza del motore elettrico a basse andature

Bene anche in città

Nell'utilizzo cittadino la presenza del motore elettrico è importante: selezionando la modalità E-Power si arriva ben oltre i 45 km/h in modalità completamente elettrica. Il rumore del motore elettrico è praticamente assente anche se gli orecchi più fini noteranno un lieve sibilo, che ricorda in scala ridottissima quello della metropolitana, ed apprezzeranno la precisione meccanica del cambio ad otto rapporti di cui si percepisce il passaggio dalla prima alla seconda marcia.
 
Pur essendo ibrida Panamera S Hybrid non ha bisogno di alcun collegamento alla rete elettrica: le batterie si ricaricano con il semplice movimento della vettura o con un processo di ricarica generato dal motore a benzina e completamente controllato dall'elettronica. Nessuna differenza, insomma, tra una Panamera S Hybrid ed una S V6 o V8.

Comportamento stradale

Poche, anzi pochissime, le differenze di guida tra una Panamera S Hybrid e le versioni standard. Certo il peso della versione elettrificata è nettamente superiore, in particolar modo rispetto alle V6 a benzina, ma a differenza di queste la presenza di serie delle sospensioni attive rende molto piacevole la guida della Panamera anche forzando il passo: la S Hybrid, soprattutto nelle modalità più estreme permesse dalle impostazioni elettroniche, cambia direzione in modo sorprendentemente veloce assicurando notevoli velocità di percorrenza di curva, dimostrandosi ben bilanciata anche nelle fasi di rilascio e frenata. Molto buono anche il comportamento del cambio: all'occorrenza l'otto rapporti sa essere anche veloce oltre che confortevole.

Quello che sorprende di più è la precisione dello sterzo, che sa essere estremamente sportivo, quasi da 911

Sterzo da 911

Quello che sorprende di più è la precisione dello sterzo, che sa essere estremamente sportivo (quasi da 911) nella guida al limite e ideale per l'utilizzo cittadino: nonostante le dimensioni ragguardevoli, grazie ad un raggio di sterzata incredibilmente ridotto, Panamera permette di muoversi agevolmente all'interno di garage o di manovrare in modo agevole in fase di parcheggio, ben assistita dalla telecamera posteriore e da un set di sensori di parcheggio molto efficaci.
 
Molto potente e modulabile la frenata alle alte ed alle medie andature mentre alle basse velocità bisogna fare un po' "il pied" con il funzionamento poco progressivo del sistema di recupero d'energia: anche solamente sfiorando il freno, infatti, il sistema si attiva non si attiva in modo progressivo ma direttamente al 100% del potenziale con l'effetto a volte fastidioso di una frenata troppo brusca rispetto alle reali necessità.
 
Le prestazioni assolute sono del tutto in linea con le esigenze di una vettura di questo livello: i 100 km/h si toccano in sei secondi e la velocità massima è prossima ai 270 km/h. Ce n'è abbastanza per divertirsi in quattro ma anche per viaggiare con grande confort: a 130 km/h, in ottava marcia, si viaggia ad appena 1.900 giri nel massimo del silenzio consumando pochissimo: con un pieno, senza esagerare, si possono percorrere un migliaio di km. 
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Visto il prezzo non troppo superiore a quello delle varianti V6 (diesel o benzina) e la dotazione di serie la S Hybrid ha tutte le carte in regola per fare numeri interessanti all'interno della gamma

In conclusione

Dopo averla provata è difficile pensare che la Panamera Hybrid S non possa essere "LA" Panamera. Prestazioni in linea con le esigenze di una vettura di questo calibro, consumi in certi frangenti inferiori a quelli della variante diesel e possibilità di entrare in alcune aree a traffico limitato (in area C a Milano ad esempio) rendono molto interessante la scelta. Come se non bastasse il prezzo di listino non è di troppo superiore a quello delle motorizzazioni V6 standard, soprattutto in considerazione della dotazione di serie. 
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  • Prezzo da 104.507
    a 221.206 €
  • Numero posti 4
  • Lunghezza da 505
    a 520 cm
  • Larghezza 194 cm
  • Altezza da 142
    a 143 cm
  • Bagagliaio da 403
    a 1.483 dm3
  • Peso da 1.935
    a 2.410 Kg
  • Segmento Due volumi
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