Seat Leon Cup Racer

Seat Leon Cup Racer
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Emiliano Perucca Orfei
Abbiamo provato in pista l'ultima belva da competizione nata a Martorell. La Seat Leon Cup Racer è un'auto da competizione ottima per chi deve cominciare, ma anche molto raffinata nella realizzazione. Ecco come va
28 novembre 2014

La sportività è per Seat un valore estremamente importante, non solo per quanto concerne il prodotto stradale. Le auto da corsa firmate dalla Casa di Martorell, infatti, rappresentano per molti piloti una importante porta d'accesso alle competizioni (come nel caso della Seat Ibiza Cupra Cup) e per molti altri delle interessanti scelte per competere in monomarca di alto livello o anche in campionati turismo nazionali alla stregua di quanto fatto dalla coppia Moccia-Busnelli (con ottimi risultati) nel Campionato Italiano Turismo Endurance con la Leon Cupra.

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La Seat Leon Cup Racer è spinta da un 2.0 TSi portato a 330 CV

Una belva derivata dalla serie

L'ultimo frutto del reparto corse spagnolo è la Leon Cup Racer che sin dalle prime apparizioni - la prima lo scorso anno a Monza - ha stupito prima di tutto per l'estetica estremamente accattivante, dove spiccano i fari a led ed i passaruota allargati, e poi per il livello tecnico messo in campo: dal motore quadricilindrico TFSI, infatti, i tecnici spagnoli sono riusciti infatti a spremere la bellezza di 330 CV a 6.200 giri e 410 Nm di coppia a 2.500 giri. Un valore di tutto rispetto per un 1.984 cc di cilindrata, frutto del connubio tra l'alimentazione ad iniezione diretta e turbocompressore che lavorano diretti da una centralina Continental che vigila anche sul lavoro del differenziale VAQ a tripla mappatura - che può essere implementato con l'introduzione di un autobloccante meccanico - e sul cambio a doppia frizione DSG a sei marce.

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Anche le versione da corsa adotta gli affascinanti gruppi ottici full led della versione stradale

 

Lunga 4.363 mm, larga 1.950 mm e sviluppata su un passo di 2.666 mm la Leon Cupra Cup Racer pesa 1.150 kg ed è dotata di un serbatoio da 55 litri espandibile attraverso un kit opzionale per le gare di durata. Il look della vettura, come dicevamo, è molto intrigante ma non nasce solamente per questioni estetiche, anzi: l'allargamento della carreggiata avviene ovviamente per abbassare il baricentro ed allargare l'impronta a terra della vettura ma anche per fare posto a cerchi da 18" (canale 10") e ad un pacchetto aerodinamico pensato per assicurare un incremento della deportanza in funzione del crescere della velocità. Sospensione McPherson davanti e multilink dietro, entrambe ultraregolabili, la vettura è naturalmente dotata di roll-bar, ma anche di uno specifico sistema di sterzo con servo assistenza elettrica.

 

 

 

L'impianto frenante, privo di ABS, è affidato ad un sistema anteriore con pinza e sei pistoncini e dischi da 362 mm mentre dietro è prevista una coppia di dischi da 310 mm morsi da una pinza a due pistoncini. Nella dotazione è naturalmente previsto il sistema di sollevamento pneumatico, come tutte le auto da corsa moderne. Internamente la vettura è stata svuotata di tutte le componenti stradali compresa la plancia che è stata sostituita da un elemento plastico che ne ricalca le forme pur essendo decisamente più leggero ed idoneo all'uso racing. Non manca il sedile sportivo OMP, il volante multifunzione con rivestimento in Alcantara ed un display da 7" con sistema di acquisizione digitale/analogico.

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Gli interni sono realizzati con un approccio in puro stile racing

Dal vivo: com'è fuori

È una vera auto da corsa ma a differenza di molte altre il lavoro dei tecnici e degli stilisti Seat si è concentrato molto non solo sulla ricerca della performance ma anche di un look intrigante e coinvolgente. Ecco perchè è stato scelto di mantenere i gruppi ottici con luci diurne a led, elemento estremamente caratterizzante delle Leon di serie, ed ecco perchè è stato fatto un grande lavoro sulla definizione del look dei passaruota che sembrano arrivare direttamente dalle cugine Audi che corrono nel campionato DTM tedesco. Un'auto che si nota moltissimo e che, per esperienza, viene molto apprezzata dal pubblico e fotografata nel paddock: in termini di immagine sportiva è certamente una delle auto Turismo ready più belle che si possa acquistare.

Impressionante il passaggio quinta sesta dove ben oltre i 210 km/h la spinta continua ad essere inarrestabile

Dal vivo: com'è dentro

Aperta la porta si percepisce immediatamente l'approccio racing con cui è stato sviluppato questo modello. Il sedile sportivo con cinture a quattro punti è installato in posizione molto arretrata - con il casco quasi si sta all'altezza del montante centrale - mentre per quanto concerne la posizione di guida ad un volante particolarmente piccolo e regolabile "al volo" sia in altezza che in profondità si affianca una pedaliera rialzata attraverso uno specifico supporto in alluminio.

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Seat offre una porta d'accesso al mondo delle competizioni di grande qualità

 

Il cambio in questa versione Cup è DSG a sei marce: rispetto alla serie sono diversi i paddles al volante, la cui ergonomia e feeling è nettamente più racing, mentre per quanto riguarda la modalità di guida rimane la classica leva dell'auto di serie P, R, D o M. Manca l'impianto di ventilazione, al suo posto un condotto in materiale plastico che fa uscire dell'aria con l'auto in movimento dalla zona retrostante il volante, mentre di serie sono state mantenute le porte, finestrini compresi: curioso come quest'ultimi, pur nel completo rifacimento del pannello porta, siano stati mantenuti ad attivazione elettrica. Una bella comodità quando le temperature sono alte e si necessita di un leggero flusso d'aria per rinfrescare il fisico.

Come si guida

L'avviamento della Seat Leon Cupra Cup è identico a quello delle auto da corsa tradizionali. Abbassate le due leve che controllano batteria e pompe varie si passa allo specifico tasto start che avvia il quattro cilindri turbo. Il sound del motore è molto presente e, a differenza di molte altre auto da corsa, talmente regolare al minimo da sembrare quasi l'unità di serie. Posizionato il cambio in M lasciamo la corsia box ed entriamo in una San Martino del Lago ancora umidiccia per la pioggia caduta nella notte. Ci si accorge subito come la vettura sia decisamente sicura, in particolar modo in termini di retrotreno che appare sin dalle prime curve molto propenso a seguire la traiettoria impostata senza sorprese.

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In curva il differenziale elettronica lavora egregiamente per scaricare a terra i 330 CV di potenza

 

Scaldiamo le gomme ed iniziamo a prendere confidenza con il cambio DSG, croce e delizia di questa vettura: rispetto alle soluzioni più racing si capisce immediatamente come la vocazione di questo cambio sia più stradale che pastaiola, non tanto per quanto concerne i passaggi ai rapporti superiori - molto veloci come da tradizione dei doppia frizione - ma per il feeling assicurato in scalata: sotto questo punto di vista la rimappatura messa a punto in Spagna rende il doppia frizione decisamente più efficace ma quello che manca è ancora un po' di decisione nelle fasi più estreme. Difficile, in ogni caso, pretendere di più visto il costo è la prestazione assoluta che la vettura è in grado di assicurare. Fatta la mano con il cambio, infatti, si scopre una Cupra veramente molto veloce a centro curva, dotata di una frenata potente ma modulabile e di un retrotreno che non sbandiera in staccata ma soprattutto in grado di assicurare grande performance in tutta sicurezza e senza lunghi periodi di apprendistato: con questa macchina si va forte subito, quasi la si fosse guidata da sempre.

La nuova Seat Leon Cupra Cup è una vettura pensata per competere ad alto livello

 

Rispetto ad una condizione realmente racing l'assetto proposto da Seat è stato leggermente conservatore sotto il profilo di angoli di camber e di convergenza posteriori. Questo per venire incontro alle esigenze di una prova su pista non in condizioni ottimali. Osando un po' su quelle quote si può migliorare ulteriormente l'ingresso in curva, rendendola leggermente più sovrasterzante in ingresso, così da poter puntare più velocemente alla corda e dare gas in anticipo: una situazione, quest'ultima, che viene esaltata dalla buona efficacia del differenziale anteriore elettronico che lavora sodo per trasferire a terra 330 cv consentendo grandi accelerazioni fuori dalle curve. Davvero eccezionale la performance del motore. Oltre ad essere molto regolare al minimo, come dicevamo all'inizio, dimostra una grande progressione anche agli alti regimi consentendo di spingere forte anche le marce più lunghe. Impressionante il passaggio quinta sesta dove ben oltre i 210 km/h la spinta continua ad essere inarrestabile.

In conclusione

La nuova Seat Leon Cupra Cup è una vettura pensata per competere ad alto livello nelle categorie turismo nazionali come nei trofei dedicati a livello europeo e, dal prossimo anno, in Italia. Costa 72.000 euro, una cifra assolutamente ragionevole in relazione alla prestazione ed alla tenuta del valore sul mercato dell'usato di un'auto da corsa, e per come si è visto nel corso della EuroCup 2014 ha dimostrato anche di essere molto affidabile oltre che veloce.

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Viale G.R. Gumpert, 1
37137 Verona (VR) - Italia
800 100 300
https://www.seat-italia.it/

  • Prezzo da 22.800
    a 34.950 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 437 cm
  • Larghezza 180 cm
  • Altezza da 144
    a 146 cm
  • Bagagliaio 380 dm3
  • Peso da 1.268
    a 1.454 Kg
  • Segmento Due volumi
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