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Il risultato arriva dall’Institute of Metal Research di Shenyang, parte della CAS, e apre nuove prospettive per la produzione di accumulatori più sicuri, flessibili e ad alta densità energetica.
Secondo quanto riportato da Autohome il 7 ottobre 2025, i ricercatori cinesi hanno sviluppato una batteria allo stato solido flessibile basata su molecole polimeriche, gruppi etossi e brevi catene di zolfo elettroattive. Questo materiale innovativo consente un’elevata capacità di trasporto ionico e la possibilità di alternare tra modalità di trasporto e immagazzinamento degli ioni, risolvendo uno dei principali limiti delle batterie solide convenzionali: la scarsa interfaccia tra elettrodo ed elettrolita.
L’integrazione del nuovo elettrolita polimerico nel catodo composito ha permesso di incrementare la densità energetica dell’86%, migliorando al tempo stesso la resistenza meccanica della cella. I test di laboratorio hanno mostrato che la batteria è in grado di resistere a 20.000 piegature consecutive senza perdita di prestazioni, un traguardo che la rende potenzialmente ideale per dispositivi flessibili o per applicazioni automobilistiche in spazi compatti.
Nonostante i risultati promettenti, la CAS ha precisato che si tratta ancora di ricerca di base, e che la tecnologia non è pronta per la produzione di massa. Tuttavia, l’istituto sottolinea come questa innovazione rappresenti un passo fondamentale verso la realizzazione di batterie solide realmente efficienti e sicure, capaci di superare gli attuali limiti legati alla resistenza al trasporto ionico e ai problemi di sicurezza delle celle liquide.
Le batterie allo stato solido vengono considerate il futuro dell’elettrificazione proprio perché promettono maggiore capacità energetica, tempi di ricarica ridotti e assenza di rischi di perdita dell’elettrolita. Fino ad oggi, però, la loro adozione è stata frenata da costi elevati e complessità di produzione.
La scoperta della CAS si inserisce in un contesto di forte accelerazione della ricerca in Cina: nel settembre 2025, Farasis Energy ha avviato una linea pilota da 0,2 GWh per la produzione di batterie solide al solfuro, con densità energetica prevista tra 400 e 500 Wh/kg entro la fine dell’anno e fino a 500 Wh/kg nel 2026.
Anche Anhui Anwa New Energy Technology, azienda sostenuta da Chery, ha annunciato a luglio 2025 l’uscita dalla catena produttiva dei primi campioni ingegneristici di celle solide. Attualmente, tuttavia, la maggior parte dei veicoli elettrici adotta ancora batterie liquide o semi-solide, in attesa che la tecnologia completamente solida raggiunga la maturità industriale.