Di Silvestre: «BMW in prima linea per la mobilità sostenibile»

Di Silvestre: «BMW in prima linea per la mobilità sostenibile»
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
L’amministratore delegato di BMW Italia conferma l’impegno per l'ambiente come una delle priorità della politica aziendale del marchio tedesco
  • Alfonso Rago
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8 marzo 2021

Il lancio della iX3, prima vettura full electric della gamma X, è solo l’ultima tappa del percorso virtuoso del marchio di Monaco, da tempo impegnato nell’opera di riduzione delle emissioni di CO2 e nel contemporaneo sviluppo della mobilità sostenibile.

Massimiliano di Silvestre ha poi rivendicato i risultati finora ottenuti: «In BMW - ha dichiarato il presidente e Ad di BMW Italia - siamo da sempre in prima linea riguardo la mobilità sostenibile e stiamo portando avanti il nostro impegno a progredire rapidamente, concentrandoci sulla tutela dell'ambiente e sulle esigenze dei nostri clienti. Per noi non esiste vettura premium senza sostenibilità, ed in quest’ambito possiamo contare su solide basi, essendo da decenni il punto di riferimento per l'industria automotive».


Il processo verso l'elettrificazione di BMW risale a quasi cinquant’anni fa: i più maturi ricorderanno che per le Olimpiadi di Monaco del 1972 furono utilizzate due 1602 EV, progenitrici della i3 portata al debutto nel 2013 e primo modello del nuovo corso BMW.

«Il principio del miglioramento continuo - ha proseguito di Silvestre - resta al centro della strategia per ridurre le emissioni di CO2 e aumentare l'efficienza delle risorse. Oggi i nostri clienti possono godere della guida elettrificata in tutti i segmenti, con un'offerta che propone una vasta gamma di ibridi plug-in e modelli tutti elettrici. In questo momento stiamo rapidamente espandendo la nostra gamma di veicoli elettrici: basti pensare alla Mini Electric lanciata lo scorso anno e ora la BMW iX3, nostro primo Sports Activity Vehicle completamente elettrico, mentre entro fine anno presenteremo la BMW i4 e la BMW iX; infine, avremo modelli a propulsione solo elettrica anche nella Serie 5, nella Serie 7 e nella gamma X1. Il nostro obiettivo è di arrivare il 2023 ad avere 25 modelli elettrificati, metà dei quali tutti elettrici, intercettando così la crescente domanda dei clienti».

Lo sforzo BMW a favore della sostenibilità non si concentra solo sulle vetture: «Per fare veramente la differenza - è ancora di Silvestre a parlare - abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente la nostra posizione di leader in termini di produzione sostenibile e risparmio di risorse, creando una catena di fornitura sostenibile e CO2 neutral, riducendo ulteriormente le emissioni di CO2 nella fase di utilizzo dei veicoli, andando anche oltre gli obiettivi fissati dall'Unione Europea come è già avvenuto nel 2020».

Secondo il presidente BMW Italia «grazie alle nostre tecnologie Efficient Dynamics e agli oltre 135.000 veicoli elettrificati consegnati in Europa nel 2020, abbiamo ridotto del 20% l'impronta di CO2 della nostra flotta di veicoli rispetto al 2019, centrando pienamente gli obiettivi di emissioni di CO2 in Europa. Con meno di 100 g/km di CO2 emessi, siamo stati 5 grammi al di sotto della soglia indicata dall'Unione Europea. Nella produzione, abbiamo ridotto le nostre emissioni di CO2 per veicolo del 25% rispetto al 2018 e da quest'anno la produzione del BMW Group sarà a impatto zero in tutti i suoi stabilimenti, grazie all'utilizzo di energia pulita e alle compensazioni attraverso opportuni certificati. Entro il il 2030 vogliamo ridurre le emissioni del veicolo nell'intero ciclo di vita di un terzo, con una visione olistica che tocchi tutte le fasi del processo, dall'approvvigionamento fino al recycling. Un impegno importante che significherà una riduzione di 40 milioni di tonnellate di CO2 per ogni prodotto in gamma nel ciclo di vita».


Nel suo impegno a favore dell’ambiente, l’industria automobilistica non va lasciata sola: «Per noi - conclude di Silvestre - la protezione del clima è molto più di un semplice impegno ecologico: è in gioco il futuro economico dell'Europa e dell'Italia. Per questo è indispensabile che i veicoli elettrificati abbiano accesso a una rete ben sviluppata di infrastrutture di ricarica e rifornimento, soprattutto riguardo tre aree: punti di ricarica pubblici, punti di ricarica privati e punti di ricarica sul posto di lavoro. Ciò richiede uno sforzo da parte di tutti, istituzioni, aziende, ricerca. In Italia dobbiamo concentrarci su un piano di pochi punti, ma determinanti: infrastrutture, sviluppo della rete 5G, riforma della fiscalità dell'auto aziendale. Affrontare in modo concreto questi tre punti significherebbe promuovere la mobilità sostenibile in modo concreto ed efficace, portare la mobilità nel futuro attraverso la connettività e svecchiare uno dei parchi circolanti più vecchi ed inquinanti d'Europa. La mobilità elettrica sta ridefinendo le regole del gioco ed il successo non è solo una questione di domanda e offerta, ma dipende soprattutto da una visione organica e integrata tra pubblico e privato, istituzioni e aziende, ricerca ed esigenze dei clienti. Il tempo della sostenibilità è adesso. E BMW come sempre, è in prima linea».
 

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