Finto crash test con incendio, Axa si scusa con Tesla

Finto crash test con incendio, Axa si scusa con Tesla
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Una vicenda dai contorni non del tutto chiari: la società assicuratrice ammette di aver commesso un errore di comunicazione... tutto qui?
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
7 settembre 2022

La sicurezza a bordo è tra gli elementi più importanti nella valutazione di un'autovettura, che con la transizione di mobilità in atto vede le vetture elettriche al centro di tutte le attenzioni: figurarsi allora cosa può succedere se si immette in Rete un video, all'apparenza ufficiale, in cui una Tesla dopo un impatto non solo si ribalta, ma addirittura prende fuoco.

Peccato fosse una fake, che il crash test praticamente finto e che l'auto in realtà non abbia riportato i danni che pure il video evidenziava; anzi, la stessa vettura era stata alleggerita dalle batterie, il ribaltamento provocato meccanicamente e l'incendio innescato ad arte ricorrendo a strumenti pirotecnici.

Insomma, una brutta storia, che per le conseguenze anche legali che potrebbe comportare ha spinto la Axa, importante compagnia assicurativa elvetica, ad un frettoloso dietro-front, accompagnato da una nota ufficiale di scuse, nella quale si evidenzia appunto come la Tesla Model S non abbia riportato realmente seri danni, per scongiurare proprio azioni risarcitorie per danno d'immagine da parte dell'azienda guidata da Elon Musk.

Ecco il testo ufficiale di Axa:
“Purtroppo abbiamo scoperto a posteriori che il test e la comunicazione potrebbero fuorviare il pubblico, in particolare le persone che non erano sul posto durante le prove e chi non ha potuto assistere alle varie fasi, che sono state debitamente commentate e presentate nel contesto. Durante la simulazione di un incidente in cui un'auto elettrica prende fuoco, abbiamo dovuto prendere misure per garantire la sicurezza del pubblico. Quindi l'auto di prova non aveva batteria e l'incendio è stato appiccato a distanza. Inoltre il crash test effettuato con un modello del marchio Tesla non ha causato danni al sottoscocca dell'auto, che potrebbe innescare un incendio della batteria, contrariamente a ciò che le immagini registrate potrebbero suggerire. Questo test quindi non ha confermato lo scenario dell'incidente. Avremmo dovuto menzionare esplicitamente questo fatto nella comunicazione successiva alla prova, in particolare nel comunicato stampa e nelle immagini fornite“.

Una comunicazione un po' anodina, che se da un lato appare utile ad Axa per proteggersi da contromosse da parte di Tesla, dall'altro lascia senza risposta la più immediata delle domande: perché è stato fatto?

Il sospetto è che si sia trattato di una manovra per giustificare le tariffe assicurative per le auto elettriche, con premi in aumento esponenziale alla luce di una (presunta, a questo punto) maggiore pericolosità delle auto a zero emissioni.

Per fugare ogni dubbio, aspettiamo ulteriori comunicazioni da parte dei diretti interessati... 
 

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