Tesla: la nostra Model 3 batterà la Xiaomi SU7, supererà il muro degli 800 km di autonomia

Secondo una recente documentazione depositata presso il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology cinese (MIIT), l’azienda di Elon Musk si prepara a lanciare un’inedita variante della sua berlina compatta: la Model 3+. E l’obiettivo è ambizioso: superare gli 800 km di autonomia (secondo il ciclo cinese CLTC).

La futura Model 3+, identificata nella documentazione ufficiale come un’auto a trazione posteriore con un motore singolo da 225 kW, si distingue per l’utilizzo di una batteria agli ioni di litio ternaria (NMC) fornita da LG Energy Solution, al posto delle più economiche celle LFP presenti nell’attuale versione base.

Nonostante il passaggio a batterie con maggiore densità energetica, Tesla sarebbe riuscita a mantenere invariate le dimensioni e il peso dell’auto, grazie alla compattezza delle nuove celle. Tuttavia, nonostante nel documento MIIT non sia riportata l’autonomia ufficiale, il nome “Model 3+” e le caratteristiche tecniche suggeriscono chiaramente una versione pensata per offrire un’autonomia record.

A titolo di confronto, l’attuale gamma cinese della Model 3 offre questi dati di autonomia (CLTC):

• Model 3 RWD (LFP): 634 km

• Model 3 Long Range AWD: 753 km

• Model 3 Performance: 623 km

La nuova Model 3+ potrebbe portarsi sopra gli 800 km, avvicinandosi o superando il benchmark stabilito dalla Xiaomi SU7 Max, che ha un’autonomia dichiarata di 830 km CLTC.

La nuova versione sembra rappresentare una risposta strategica alla crescente pressione sul mercato interno cinese, dove marchi come Xiaomi, Nio e Li Auto stanno lanciando modelli elettrici sempre più sofisticati, spesso con autonomie superiori rispetto alle Tesla attualmente in vendita.

Tesla non ha ancora ufficializzato il lancio commerciale della Model 3+, ma il deposito MIIT suggerisce che l’auto potrebbe essere presentata e disponibile nei prossimi mesi, almeno per il mercato cinese. Non è escluso che, in un secondo momento, possa arrivare anche in Europa, magari con dati di autonomia WLTP leggermente inferiori ma comunque molto competitivi.