F1. Alpine, svelati i "motivi personali" che hanno portato Oakes alle dimissioni: il fratello è stato arrestato

F1. Alpine, svelati i "motivi personali" che hanno portato Oakes alle dimissioni: il fratello è stato arrestato
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Cosa si nasconde davvero dietro l’addio di Oliver Oakes all’Alpine e cosa c’entra la giustizia britannica?
8 maggio 2025

La settimana che ci sta accompagnando verso il settimo appuntamento stagionale di Formula 1, il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, si tinge di giallo. Mercoledì mattina è arrivata l’ufficialità del debutto in Alpine di Franco Colapinto che avverrà ad Imola mentre Jack Doohan attenderà in panchina. Solamente qualche ora prima Oliver Oakes aveva presentato la dimissioni lasciando il posto di team principal dei francesi nelle mani di Flavio Briatore.

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Due erano le principali ipotesi riguardo a questa decisione che ha lasciato spiazzata la Formula 1 in quanto la situazione delle posizioni di vertice di Alpine era abbastanza tranquilla. Nessun dissapore neanche con Flavio Briatore dato che Oliver Oakes aveva di recente iniziato a cambiare idea sulla permanenza di Jack Doohan come titolare della squadra francese. Proprio questa differenza di veduta, dato che Briatore si è sempre esposto in maniera forte contro la presenza dell’australiano in pista al posto di Franco Colapinto, avrebbe potuto portare al punto di rottura. Eppure, entrambi hanno confermato il clima disteso. “Si è detto molto nelle ultime 24 ore, associando erroneamente la decisione di Oliver di dimettersi a un presunto disaccordo, o a una diversa opinione condivisa. Questo è completamente falso e lontano dalla verità. Io e Oli abbiamo un ottimo rapporto e nutriamo l'ambizione a lungo termine di portare avanti insieme questa squadra” aveva infatti dichiarato solamente nella giornata di ieri Flavio Briatore. “Flavio è stato come un padre per me, mi ha supportato da quando ho accettato il ruolo e mi ha dato l'opportunità di farlo” gli ha fatto eco Oakes.

“Rispettiamo la richiesta di Oliver di dimettersi e pertanto abbiamo accettato le sue dimissioni. Le motivazioni non sono legate alla squadra ma di natura personale”, ha dato un primo indizio Flavio Briatore. E qui si innesca la seconda ipotesi dato che, stando a quanto riportato da Autosprint, Red Bull starebbe prendendo seriamente in considerazione un cambio di rotta qualora gli aggiornamenti previsti nei prossimi appuntamenti, Imola in primis, non dovessero funzionare aumentato la crisi che sta mettendo sempre più a rischio la lotta al quinto titolo consecutivo di Max Verstappen e la sua permanenza a Milton Keynes. Un licenziamento di Christian Horner, però, potrebbe destabilizzare ancora di più i delicati equilibri, mentre l’arrivo di un manager esperto, per quanto giovane, come Oakes potrebbe influire positivamente aiutando l’attuale team principal.

È una decisione personale quella di dimettermi” ha aggiunto Oliver Oakes, ma in realtà queste ‘motivazioni personalipotrebbero non avere nulla a che fare con una possibile chiamata di Red Bull. A tingere di giallo la vicenda è stata la testata americana del The Telegraph che ha riportato che i problemi menzionati dall’inglese potrebbero avere a che fare il fratello. William Oakes è stato, infatti, arrestato lo scorso giovedì nella zona di Silverstone Park, dove ha sede l’HiTech Grand Prix (squadra rifondata nel 2015 con Oliver) di cui è attualmente direttore. L’accusa è di beni illeciti e al momento dell’arresto era in possesso di una grande quantità di denaro contante. Poche ore dopo sono arrivate le dimissioni di Oliver Oakes che, sempre secondo il The Telegraph, avrebbe preso un volo da Miami con destinazione Dubai facendo perdere le sue tracce.

A tutto questo si aggiunge anche la figura dell'oligarca russo, uno dei più vicini a Vladimir Putin, Dmitry Mazepin che ha acquistato una quota nel 2016 di HiTech GP, squadra GP, fondata nel 2002 da Dennis Rushen e David Hayle, rilanciata poi da Oakes nel 2015. Successivamente, all’approdo di Nikita Mazepin in Formula 2, l’ormai ex team principal di Alpine ha ceduto il 75% a Dmitry Mazepin facendolo diventare azionista di maggioranza. Con l’invasione russa dell’Ucraina e i dazi alla Russia, il team tornò a febbraio 2022 nelle mani di Oliver e Williams Oakes, entrambi direttori della Hitech Global Holdings Ltd. Questa ultima mossa è stata fatta esattamente nove giorni prima dello scoppio della guerra e il tempismo ha suscitato i sospetti del deputato britannico laburista Liam Byrne che ha sottolineato che le azioni dell’oligarca non siano state acquistate, ma solamente trasferite ai fratelli Oakes.

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