F1. Ferrari a picco nelle qualifiche di Baku, ma cosa è successo? Vasseur: "Sessione complicata tra vento e freddo, ma non è una scusa"

F1. Ferrari a picco nelle qualifiche di Baku, ma cosa è successo? Vasseur: "Sessione complicata tra vento e freddo, ma non è una scusa"
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Un sabato da dimenticare per la Scuderia Ferrari al Gran Premio d’Azerbaijan 2025: tra vento, freddo e gestione difficile delle gomme, Hamilton e Leclerc non riescono a brillare in qualifica. Frédéric Vasseur commenta: “Sessione complicata tra vento e freddo, ma non è una scusa”. Scopri cosa è andato storto e quali possibilità restano per la gara di domani
20 settembre 2025

Un weekend altalenante per la Scuderia Ferrari al Gran Premio d’Azerbaijan 2025, diciassettesimo appuntamento stagionale di Formula 1. Dopo un inizio promettente, con Lewis Hamilton e Charles Leclerc in testa nella seconda sessione delle prove libere, il programma a Baku è precipitato in un sabato ricco di colpi di scena. Le condizioni miste della pista nel corso delle qualifiche hanno complicato la situazione della Rossa, che dovrà partire dalle retrovie.

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La prima battuta d’arresto della Ferrari è arrivata al termine del Q2, quando Hamilton, alla ricerca del giro perfetto per accedere alla fase finale delle qualifiche, non è riuscito a migliorare le proprie prestazioni, complici anche errori di calcolo sui tempi e sul carburante a bordo. A pesare è stata anche la gestione delle gomme, che ha messo in difficoltà il sette volte campione del mondo, costretto ad accontentarsi della dodicesima posizione.

Con Hamilton avevamo carburante solo per un giro – ha spiegato Frédéric Vasseur ai microfoni di Sky Sport F1 – le gomme erano al limite per tutti, tra medie e soft: alla fine la pole è arrivata con le soft, mentre il secondo ha usato medie già usate. È strano, ma la situazione era la stessa per tutti. Ieri la media sembrava funzionare meglio, ma oggi con le raffiche di vento era più difficile farla rendere. È stata una sessione complicata, tra vento e freddo, e questo si è visto, ma non vogliamo usarlo come scusa”.

Non è andata meglio a Charles Leclerc, autore di un errore in Q3 che ha compromesso il resto della sessione costringendolo a partire dalla decima posizione. Avendo utilizzato principalmente le soft nella simulazione – con temperature più alte – quando ha montato le medie per il time attack, il monegasco non è riuscito a trovare subito il feeling, perdendo il controllo della vettura che ha poi impattato con il muretto di curva 4.

Il giro di Charles, fino all’incidente, non era male: era più veloce di Norris fino a quel punto, segno che alcune cose non hanno funzionato come dovevano. Il risultato non è positivo per diverse ragioni, ma dobbiamo restare concentrati per domani, senza compromettere tutto. I valori in griglia sono rimescolati, qui è difficile superare perché il DRS ha un effetto minore, ma la gara è lunga e, se farà freddo, potrebbero aprirsi delle opportunità tra incidenti e imprevisti. Dobbiamo essere pronti a reagire a ogni situazione, come ha fatto Norris lo scorso anno rimontando”, ha concluso Vasseur.

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