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Dopo un venerdì di prove libere ricco di colpi di scena, il Gran Premio d’Azerbaijan 2025 entra nel vivo con le qualifiche, che si annunciano spettacolari e imprevedibili. Le tre sessioni di libere hanno già fornito indicazioni importanti sulle gerarchie in pista: McLaren e Ferrari hanno mostrato un ottimo passo, mentre Red Bull e Mercedes si preparano a inserirsi nella lotta per la pole position. Ma oggi, più che mai, sarà il vento il vero protagonista del sabato azero.
Il team di Woking ha iniziato il weekend con grande slancio. Nella FP1, Lando Norris ha chiuso davanti a tutti con un tempo di 1:42.704, pur mostrando qualche imprecisione di guida. Come già visto a Monza, le piste a basso carico aerodinamico come quella di Baku mettono a dura prova la MCL39: la vettura esprime il suo potenziale nelle curve, ma perde performance sui lunghi rettilinei. Per cercare il bilanciamento ottimale, il team di Andrea Stella ha modificato il set-up, rendendo però il comportamento della monoposto più imprevedibile, come confermato dagli errori di Norris ed Oscar Piastri. Il britannico ha addirittura danneggiato la sospensione posteriore, costringendo la squadra a sostituire preventivamente l’intero sistema frenante su entrambe le vetture.
Se il venerdì della McLaren è stato piuttosto caotico, Ferrari ha mostrato segnali incoraggianti, soprattutto con Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Il monegasco ha chiuso la FP1 al terzo posto e la FP2 al secondo, confermando di avere tutte le carte in regola per puntare ancora una volta alla pole position, un traguardo già conquistato nelle ultime quattro edizioni del GP d’Azerbaijan. Tuttavia, l’ultima sessione non è stata così positiva a causa del numeroso traffico in pista.
Leclerc ha anche un conto aperto con la gara: nonostante le pole consecutive, nelle corse non è mai riuscito a ottenere il massimo risultato, spesso dovendosi accontentare del secondo posto. Il pilota Ferrari spera di invertire questa tendenza, supportato da una squadra che ha lavorato intensamente per adattare l’assetto alle condizioni variabili del tracciato cittadino.
Per Lewis Hamilton, alla sua prima stagione con Ferrari, la giornata è stata più complessa. L’incidente nella FP1 ha danneggiato l’ala anteriore, ma il team di Maranello ha compiuto un lavoro certosino per riportare la vettura in condizioni ottimali. “Non è stato semplice, ma siamo pronti per le qualifiche”, ha dichiarato il sette volte campione del mondo, determinato a ritrovare il feeling con la monoposto e a inserirsi nella lotta per la prima fila.
Nonostante McLaren e Ferrari siano sembrate leggermente in vantaggio, Red Bull e Mercedes non resteranno a guardare. Max Verstappen ha chiuso la FP3 al secondo posto, confermando la competitività della RB21 e mostrando un buon passo gara. Il campione del mondo in carica punterà a inserirsi nella lotta per la pole position, sfruttando ogni minimo vantaggio in qualifica.
Mercedes, dal canto suo, ha alternato momenti di ottimo ritmo a piccoli problemi durante le libere. Con George Russell e Kimi Antonelli, la squadra di Brackley resta comunque capace di sorprendere. La combinazione tra esperienza e velocità pura dei due piloti potrebbe rendere la lotta per la top 5 più intensa del previsto.
Come da tradizione, le qualifiche a Baku sono imprevedibili. Traffico, condizioni meteorologiche e gestione delle gomme saranno fattori determinanti. Le squadre dovranno trovare il bilanciamento perfetto tra prestazione pura e gestione delle variabili di un tracciato cittadino insidioso.
Al momento, McLaren e Ferrari sembrano avere un leggero vantaggio grazie al passo costante e alla velocità sul giro secco. Tuttavia, Red Bull e Mercedes hanno i mezzi per inserirsi nella lotta per le prime file. Chi saprà sfruttare meglio ogni tentativo in Q1, Q2 e Q3 potrebbe scrivere il proprio nome tra i protagonisti del GP d’Azerbaijan 2025, in un sabato che si preannuncia ricco di emozioni e colpi di scena.
A influire sul risultato finale saranno anche le scelte dei team sulla mescola da utilizzare per il time attack. Per favorire una strategia a doppia sosta in gara, Pirelli ha portato a Baku le tre mescole più morbide disponibili. La C5 e la C6 hanno evidenziato performance molto simili: la prima garantisce maggiore prevedibilità nelle curve strette, seppur con meno grip, mentre la seconda offre maggiore aderenza ma rischia di provocare scivolamenti a causa della sua sofficità.