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Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria 2025, quattordicesimo appuntamento stagionale e ultimo prima della pausa estiva, Lando Norris ha condiviso un’analisi approfondita sulla battaglia interna con il compagno di squadra Oscar Piastri per il titolo, sulle sfide tecniche affrontate e sul proprio percorso di crescita in questa stagione.
Norris ha spiegato che, nonostante la competizione serrata con il team, la comunicazione tra lui e il compagno di squadra “è completamente la stessa. Penso che sia probabilmente più una questione di lista consapevole di salvataggi, più che chi è il più veloce o chi fa i sorpassi migliori. Io ho i miei punti di forza, lui ha i suoi, ed è più una questione di strategia e gestione”. Ha sottolineato che la McLaren “ha una delle migliori macchine mai costruite in Formula 1” e che spesso le posizioni non si scambiano durante la gara: “Chi si qualifica primo e secondo poi si tiene dietro in curva 1 e va avanti così”.
Il britannico ha avuto modo di riflettere a mente fredda sull’ultimo GP, concluso in seconda posizione. “Certo, col senno di poi ci sono cose che avrei potuto fare diversamente, anche se nulla che mi avrebbe permesso di vincere la gara”. Ha riconosciuto che Oscar “avrebbe comunque avuto una buona chance di passarmi, anche se avessi fatto una mega ultima curva o una grande curva 1”. Ha ammesso che “è difficile da accettare perché non sento di aver fatto un cattivo lavoro”. Non ha avuto la migliore ripartenza e in quanto ha avuto “alcune impostazioni errate con la batteria che hanno dato ad Oscar un leggero vantaggio”, un dettaglio che non ha aiutato la sua causa. “Ho fatto le due migliori curve, ma con quel problema probabilmente mi avrebbe passato comunque”.
Sui pit stop e la strategia dice: “Non penso che una doppia sosta avrebbe cambiato le cose. Ho fatto un pit stop lento e ho avuto un bloccaggio in curva 1 che mi è costato oltre un secondo e mezzo. In totale, tra queste cose, ho perso circa quattro secondi di gara”. Lando ammette: “Ci sono cose che avrei potuto fare meglio e anche il team può migliorare, ed è su questo che stiamo lavorando”.
Guardando alla lotta per il titolo, Norris non ha escluso che Max Verstappen possa ancora inserirsi nella contesa: “Può unirsi a me e a Oscar nella battaglia per il mondiale di quest’anno. Non è mai impossibile, l’abbiamo dimostrato l’anno scorso, anche se lui è piuttosto lontano”. “Abbiamo un team molto più stabile e performante della Red Bull, ma Max è ancora uno dei migliori piloti di sempre, quindi come pilota non lo escluderei. Però abbiamo una macchina migliore e un team migliore, e ho fiducia che possiamo restare avanti”.
Lando ha anche parlato delle novità a Budapest: “Mi è sempre piaciuto questo circuito, sono ormai anni che vengo qui. I fan si divertono sempre, e il tracciato non era male prima, secondo me. Ora però lo standard è molto più alto, più in linea con un grande sport come la Formula 1”.
Norris ha riflettutto sul proprio modo di affrontare la stagione e la pressione: “A volte devi dare il 101%, e a volte va alla grande, a volte è il massimo che puoi dare. Ma altre volte dovrei guidare al 95% o anche al 90%, e quello non basta per essere in pole o secondo”. “Ho imparato a bilanciare meglio, anche se a volte rimpiango di aver cercato di essere così perfetto all’inizio della stagione”. Ora ha detto di essere più rilassato: “A volte mi accontento di un giro al 95%, e va comunque bene”.
Infine, Norris ha raccontato dove sente di essere migliorato: “Sono situazioni e momenti sempre diversi. Come pilota mi sento migliore rispetto a prima, anche se la macchina è molto diversa quest’anno. Ho dovuto adattarmi a una McLaren che si comporta diversamente rispetto agli anni passati, e che non mi ha aiutato in alcuni momenti. Ma ho fatto un buon lavoro e sono tornato ad essere veloce come serve”.