F1. La FIA fa marcia indietro sulle parolacce: cambiano le sanzioni ma arrivano penalità in griglia e in gara

F1. La FIA fa marcia indietro sulle parolacce: cambiano le sanzioni ma arrivano penalità in griglia e in gara
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Ben Sulayem rivede la linea dura della FIA sul linguaggio dei piloti. Meno sanzioni economiche, ma più penalità in pista
14 maggio 2025

Alla vigilia del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2025 ad Imola, la FIA ha fatto un passo indietro modificando l’appendice B del suo Codice Sportivo Internazionale. Prima dell’inizio della stagione, Mohammed Ben Sulayem aveva introdotto degli inasprimenti alle sanzioni nei confronti dei piloti riguardo alle parolacce, ma ora ha deciso di ridimensionare sia le cifre richieste per le multe ma con delle ripercussioni in pista.

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Dopo le parolacce pronunciate da Max Verstappen e Charles Leclerc – in entrambi i casi rivolte al comportamento delle vetture in pista – lo scorso gennaio la Federazione aveva deciso di intervenire introducendo delle sanzioni nei confronti dei piloti. Qualsiasi parola volgare o espressioni potenzialmente “dannose per la FIA, i suoi membri e l’interesse del motorismo” avrebbe causato delle ripercussioni economiche e, nel caso di violazione reiterata, anche nelle classifiche a tutti i piloti iscritti ad un Campionato gestito dalla FIA. Ad oggi, Mohammed Ben Sulayem ha deciso di fare un passo indietro.

Una sanzione per una parolaccia o una “espressione che reca un danno morale alla FIA” o una condotta offensiva/aggressiva in ambienti controllati, come conferenze stampa, interviste oppure podio, avrebbero comportato una multa di 10mila euro, cifra che adesso è stata ridotta a 5mila euro. Tuttavia, questa multa potrebbe essere soggetta ad aggravanti o attenuanti in base alle circostanze in cui il “delitto” è stato commesso. Qualora un pilota dovesse essere chiamato a parlare con la direzione di gara ed avere una condotta scorretta nei loro confronti al di fuori di Sprint o Gran Premi non viene sanzionato più a livello economico ma riceve una penalità di almeno tre posizioni in griglia. Se l’azione è stata commessa dal team, entrambi i piloti riceveranno tale penalizzazione.

Se l’azione dovesse accadere nel corso di una Sprint o una gara, invece, il pilota verrà punito con un minimo di cinque secondi di penalità. La sanzione massima prevista da questa modifica al regolamento sportivo, ovvero incitamento alla violenza o frasi che violano il principio di neutralità su politica, religione e sfera personale, è di 20mila euro. La decisione di questi cambiamenti è partita proprio dal Presidente della FIA che si è consultato con il comitato piloti, i club membri della Federazione i presidenti degli steward di Formula 1. “Come ex pilota di rally, conosco in prima persona la gamma di emozioni che si affrontano durante le competizioni – ha commentato Mohammed Ben Sulayem - Ho condotto una revisione ampia e collaborativa con il contributo di tutti i sette campionati mondiali FIA, dei club membri della FIA e di altre organizzazioni sportive automobilistiche”.

I miglioramenti che la FIA ha annunciato oggi per l’Appendice B garantiranno la continua promozione del meglio della sportività negli sport motoristici, dando anche ai Commissari Sportivi linee guida efficaci per agire contro individui che possono portare discredito a questo sport. La FIA sarà sempre impegnata a garantire che lo sport automobilistico sia accessibile a tutta la nostra famiglia di sportivi", ha chiosato l’emiratino che si gioca adesso la rielezione alla Presidenza della FIA, posizione che vedrebbe in lista – secondo alcune indiscrezioni – Carlos Sainz Sr, padre di Sainz Jr, pilota della Williams.

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