BMW Serie 1 restyling

BMW Serie 1 restyling
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Emiliano Perucca Orfei
Dopo una breve apertura all'universo femminile la BMW Serie 1 torna a proporre linee più sportive, pensate per piacere ad un pubblico maschile. Tante le novità estetiche e tecnologiche ma a tenere banco c'è il nuovo tre cilindri diesel da 116 CV
27 maggio 2015

L'aspetto educato e gentile della seconda generazione, pensato per avvicinare la Serie 1 all'universo femminile, alla luce del debutto della Serie 2 non aveva evidentemente più senso: è così, con il debutto del restyling a tre anni e mezzo dal lancio, i vertici e gli stilisti BMW hanno deciso di tornare sui loro passi regalando alla ex-baby di casa un look decisamente più grintoso e in linea con quanto mediamente ci si aspetta da un'azienda che ha fatto della sportività il proprio marchio di fabbrica.

L'ultima Serie 1 a trazione posteriore

In listino da 2004, la Serie 1 non aveva comunque tradito le aspettative dei "fans" sotto il profilo meccanico: come la prima anche la seconda generazione vanta sin dal debutto una distribuzione dei pesi 50:50 ma soprattutto la trazione posteriore, elemento quest'ultimo che la rende unica in un segmento (C) in cui spopolano trazioni anteriori ed, al massimo, integrali. Una vettura pensata per essere piacevole da guidare, insomma, costruita e sviluppata tenendo in considerazione le specifiche esigenze del pubblico europeo: a differenza delle sue dirette competitor, vedi Audi A3 o Mercedes Classe A, non ha versioni station wagon o berlina e, soprattutto, a differenza della MPV Serie 2 non viene in alcun modo importata negli States. 

 

Una lacuna verso la quale BMW correrà con ogni probabilità presto ai ripari mettendo da parte il progetto attuale per introdurre il più economico e versatile pianale compatto di nuova generazione introdotto con la nuova Mini. Quindi addio trazione posteriore. Un fattore, quest'ultimo, che per qualche appassionato del brand renderà quasi da collezione quest'ultima versione che mantiene sostanzialmente invariate le dimensioni (lunga 433 cm, larga 176, alta 142, passo 269) pur facendo posto ad un frontale e ad un posteriore decisamente rivisti rispetto al passato: le novità più importanti davanti sono indubbiamente il doppio rene ridisegnato ed i gruppi ottici rivisti e corretti nello stile, nelle dimensioni oltre che nell'architettura interna per fare posto anche alla nuova tecnologia full-led (opzionale).

 

Dietro spariscono i classici gruppi ottici "rettangolari" della Serie 1 per fare posto ad una più sofisticata - ed in linea con gli ultimi canoni di Monaco - soluzione ad L: come per i fari anteriori anche dietro è stata scelta una illuminazione a led, decisamente più affacinante oltre che efficace in caso di scarsa visibilità. A cambiare sono anche i paraurti, rivisti nelle prese d'aria, lo stile dei cerchi ed altre decine di dettagli di minore entità ma comunque fondamentali per lo sviluppo di un modello che, nonostante sia solo un restyling, suona più come rivoluzione che evoluzione.

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Anche il posteriore è diventato più aggressivo con il restyling

 

Tante le novità anche dentro: l'abitacolo propone nuovi rivestimenti dei sedili ed alcune novità per la consolle centrale, ma soprattutto a cambiare sono gli allestimenti: di serie su tutti i modelli viene proposto il clima automatico, il sistema multimediale con controller iDrive e display a colori da 6,5". A richiesta, ovviamente, rimane disponibile il navigatore Professional da 8,8". Quattro gli allestimenti disponibili, come al solito differenziati non solo per dotazione ma anche per caratteristiche estetiche: Advantage, Urban Line, Sport Line e per i più sportivi M Sport Package. I prezzi vanno dai 23.100 euro della 116i ai 48.500 della più potente M135i con trazione integrale xDrive.

 

Che le cose siano cambiate lo si capisce subito anche scorrendo la lista dei motori con cui è possibile ordinare la Serie 1: tutti Euro6 e tutti turbo, infatti, i motori della compatta di Monaco sono a tre, quattro e sei cilindri. I tre sono ovviamente la vera novità visto che fanno parte della nuova generazione di motori che si è già vista in parte su Mini e Serie 2. La gamma benzina, dunque, ora si compone della 116i (tre cilindri 1.5 benzina da 109 CV e 180 Nm) e del 1.6 quadricilindrico declinato nelle potenze di 136 e 177 CV nelle versioni 118i e 120i. Più generose la 125i, quattro cilindri 2.0 da 218 CV e 310 Nm, e la M135i: quest'ultima vanta caratteristiche di performance in linea a quelle di una M3 di appena 10 anni fa visto che sei cilindri in linea i tecnici di Monaco hanno spremuto 326 CV e 450 Nm di coppia.

Gli stilisti BMW hanno deciso di tornare sui loro passi regalando alla ex-baby di casa un look decisamente più grintoso

 

Ampia anche l'offerta dei diesel, che si apre con il tre cilindri da 1.5 litri della 116d (116 CV e 270 Nm di coppia massima) per poi salire verso i 224 CV della 225d passando per i 150 della 118d ed i 190 della 120d. Bassissimi i consumi della 116d Efficient Dynamic: 100 km possono essere percorsi con 3,4 litri di gasolio emettendo 89 g/km di CO2 senza rinunciare troppo alle prestazioni. Il tre cilindri di nuova generazione, infatti, permette di passare da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi assicurando una velocità massima di 195 km/h. Sei marce o automatico Steptronic ad otto rapporti (ZF, di serie su 125d, 120d xDrive e M135i xDrive) le trasmissioni disponibili sulla nuova Serie 1 comprendono anche la trazione integrale xDrive in luogo della sola trazione posteriore sDrive.

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Piccoli ritocchi anche all'abitacolo, che rimane estremamente sportivo e tecnologico

Dal vivo: com'è fuori

Viene quasi difficile parlare di semplice restyling per la BMW Serie 1 2015. Vero, il nuovo modello di base rimane sempre fedele alle F20 (tre porte) ed F21 (cinque porte) lanciate tre anni e mezzo fa ma le modifiche estetiche apportate al frontale ed al posteriore le fanno sembrare molto diverse, più maschili ma soprattutto più in linea con la "tradizione" di un modello che sin dall'origine aveva fatto centro per via di linee sportive e tutt'altro che "educate". Evidentemente il lancio della Serie 2, pensata per una clientela più femminile e tranquilla, deve aver fatto tornare sui propri passi i vertici BMW a proposito della Serie 1.

Dal vivo: com'è dentro

Internamente le modifiche sono di dettaglio: l'abitacolo è rimasto sostanzialmente invariato tra il modello pre e post restyling. C'è una buona cura per il dettaglio, i materiali utilizzati sono di buona qualità e non manca davvero nulla in termini di tecnologia: non parliamo solamente dello schermo di generose dimensioni montato a sbalzo in vetta alla plancia ma anche delle funzionalità che il sistema integra, della facilità d'uso attraverso il comando i-drive e della completezza delle informazioni che si possono ottenere attraverso il display installato tra i due quadranti analogici al centro della strumentazione.

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Sotto al cofano arrivano per la prima volta anche motori a tre cilindri

 

In termini di spazio la Serie 1 non è mai stata una campionessa ed anche la versione restyling conferma l'assioma: si sta abbastanza comodi davanti, mentre chi siede dietro ha poco spazio per le gambe anche in funzione della presenza del tunnel centrale, indispensabile per passare la coppia alle ruote posteriori... Discreta la dimensione del bagagliaio, buona l'accessibilità, la Serie 1 non è certo un'auto pensata per la famiglia o per il trasporto di oggetti molto voluminosi: è un'auto che però ama viaggiare e far divertire offrendo spunti interessanti con quasi tutte le motorizzazioni in listino.

Come si guida

Ovviamente la più interessante è la nuova 116d, dotata di un tre cilindri da 1.5 litri già visto su Mini. Regolata la posizione di guida, come da tradizione BMW un guanto sportivo, avviamo il piccolo tre cilindri che abbiamo già avuto modo di guidare su Mini. A differenza della baby di Casa sulla Serie 1 si avvertono meno vibrazioni ed una sonorità meno "presente" e la cosa non fa altro che rendere più interessante questo motore che, del resto, nasce per assicurare prestazioni elevatissime ma bassi consumi e costi di manutenzione molto contenuti.

Davvero eccezionale il comportamento del cambio automatico ZF ad 8 rapporti, disponibile praticamente su tutti i motori

 

Inserita la prima - è possibile anche ordinarla con il cambio manuale - e rilasciata la frizione ci si accorge subito che il tre cilindri ha sufficiente spinta per portarsi a spasso la Serie 1: si tratta di un motore che ama girare sopra ai 1.500 giri - per cui richiede un utilizzo del cambio più frequente rispetto ai duemila o al 16d di precedente generazione - e che offre una discreta spinta sino a 3.400 giri. Un regime in cui è meglio iniziare a pensare di cambiare marcia, sicuri di trovare nuova spinta più in basso, che si raggiunge senza particolari "acuti" sonori da parte del tre cilindri: certo l'armonia del quattro è altra cosa ma a dispetto di quello che si potrebbe pensare il modulo tricilindrico che andrà a comporre anche la prossima generazione di sei cilindri diesel di Monaco si fa davvero rispettare.

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Davvero ben riuscito il nuovo frontale

 

Bassi i consumi: rispetto ai 3,4 l/100 km dichiarati ci sono delle belle differenze ma registrare una media di 5 l/100 km reali con un'auto completa come la Serie 1 è davvero un bel viaggiare. Precisa di sterzo, ben frenata e dotata di un telaio davvero a punto la Serie 1 dà ovviamente il meglio di sé con le motorizzazioni più potenti: già con i 190 CV della 120d si inizia letteralmente a "volare" ma è con i 326 CV della M135i che si provano davvero emozioni eccezionali, davvero degne delle mitiche M3 di un paio di lustri fa.

 

Davvero eccezionale il comportamento del cambio automatico ZF ad 8 rapporti, disponibile praticamente su tutti i motori: se abbinato al navigatore satellitare è in grado di leggere la strada che stiamo percorrendo scegliendo curva per curva il miglior rapporto. Con una velocità di cambiata così l'accorgimento è quasi superfluo ma è piacere notare come la Serie 1 si presenti in modo autonomo, curva per curva, sempre con il rapporto ideale inserito. Molto positivo il giudizio sulle nuove tencologie: cruise control adattivo e sistema antitamponamento funzionano molto bene ed aiutano nella guida alla stregua dei sistemi di autoparking.

In conclusione

Tornata nei ranghi in termini di mascolinità estetica, la nuova BMW Serie 1 apre le porte alla tecnologia ma soprattutto ad un primo assaggio della nuova generazione di motori che presto arriverà su tutta la gamma BMW. Il tre cilindri funziona bene e non è assolutamente un vorrei ma non posso: chi guidava precedentemente e con soddisfazione una 116d, dunque, non potrà che rimanerne nuovamente contento.

Pro

- Linea: ora è di nuovo Serie 1

- Dotazione tecnologica al top
- Piacere di guida: è una vera BMW

Contro

- Antitamponamento e cruise control attivo sono opzionali

- La qualità dei materiali è buona ma non eccelsa
- Lo spazio a bordo, soprattutto dietro, è limitato

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  • Prezzo da 29.900
    a 56.600 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 432 cm
  • Larghezza 180 cm
  • Altezza 143 cm
  • Bagagliaio da 380
    a 1.200 dm3
  • Peso da 1.365
    a 1.600 Kg
  • Segmento Due volumi
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