Volkswagen ID.R: i segreti del Nürburgring in video

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Volkswagen ha intenzione di distruggere il record del Nürburgring con il prototipo elettrico ID.R. Romain Dumas è pronto ad affrontare l’Inferno Verde: ecco, in video, i segreti per andare forte al Ring
23 maggio 2019

Dopo il dominio nella Pikes Peak 2018 e il record per le elettriche a Goodwood, la Volkswagen ID.R si sta preparando ad assaltare anche l’Inferno Verde. Certo, non è una grande novità, ma le aspettative continuano a crescere: quando verrà lanciata la sfida? Riuscirà a conquistare il record? Se sì, di quanto sarà abbassato il tempo? Gli appassionati vogliono risposte e per placare gli animi, Volkswagen ha pubblicato un video (in copertina), dove Romain Dumas, pilota francese 4 volte vincitore della 24 ore del Nürburgring, espone le difficoltà e le insidie del Nordschleife: 20.832 km di pura follia.

La Volkswagen ID.R all'interno del Nurburgring
La Volkswagen ID.R all'interno del Nurburgring

Anche voi alla guida

6’45”90 è il tempo da battere. L’attuale record appartiene alla supersportiva NIO EP9, conquistato dall’inglese Peter Dumbreck nel 2017. Un crono veramente incredibile e per nulla facile da battere: nel frattempo, però, potete provarci anche voi con la piattaforma Raceroom, che circa un mese fa ha inaugurato la Volkswagen ID R Challenge (qui tutte le info). Anche per questa sfida al simulatore vi consigliamo di ascoltare le parole di Dumas: «Il Nürburgring-Nordschleife è il mio circuito preferito. Anche se ho guidato migliaia di chilometri lì, mi dà sempre la pelle d'oca ogni volta che esco dalla corsia dei box come se fosse la prima volta. Guidare attraverso sezioni della pista che sono così intrise di storia, come la "Flugplatz", la "Fuchsröhre" e la "Karussell", è un’emozione molto speciale alla guida della ID.R, che è praticamente silenziosa».

Sono iniziati i test del prototipo elettrico Volkswagen ID.R al Nurburgring
Sono iniziati i test del prototipo elettrico Volkswagen ID.R al Nurburgring

Rispetto per il Ring

Gli appassionati di Formula1 se lo ricorderanno sicuramente: fu il mitico Jackie Stewart, campione del mondo di F1 e 3 volte vincitore del Gran Premio di Germania sul Nordschleife (1968, 1971 e 1973), a soprannominare il circuito "L'inferno verde". Non bisogna mai abbassare la guardia, anche piloti come Dumas devono mostrare una buona dose di rispetto ad ogni giro: «Un punto chiave per un buon tempo sul giro è la "Flugplatz". Bisogna prendere molta velocità attraverso questa combinazione di scollino e curva a destra, perché è seguita da una lunga sezione a tutto gas. Si può guadagnare molto tempo qui. L'aerodinamica dell'ID.R è determinata molto pesantemente dal flusso d'aria sotto il pavimento dell'auto.»

Poi si passa alla “Caracciola-Karussell”: «Al giorno d'oggi, non si trova nessuna curva ripida come questa in nessun'altra pista. È una delle sezioni più lente del Nordschleife. Sfortunatamente, la pista qui è così irregolare che preferisco rimanere sulla parte piatta della pista all'esterno. La ID.R è così bassa che il rischio che l'ala anteriore colpisca il terreno e venga danneggiata nella curva ripida sarebbe troppo alto».

Romain Dumas, pilota francese 4 volte vincitore della 24 ore del Nurburgring
Romain Dumas, pilota francese 4 volte vincitore della 24 ore del Nurburgring

La sfida del rettilineo

Un altro punto chiave nella ricerca del record sul giro per le auto elettriche è la "Döttinger Höhe", con il rettilineo di 3 km alla fine del Nordschleife. Pensate che la gestione dell'energia a bordo della macchina da corsa è progettata in modo tale che le batterie agli ioni di litio abbiano abbastanza riserve per l'ultimo spunto per arrivare fino alla fine senza perdere potenza. «Devo prendere abbastanza slancio per la "Döttinger Höhe". La chiave di tutto è trovare la linea ideale nella 'Galgenkopf', una doppia destra subito prima della sezione. Su una macchina da corsa con le prestazioni dell'ID.R, bisogna essere molto determinati a non frenare». Per battere il record, i tecnici tedeschi si aspettano una velocità media di oltre 185 km/h. Secondo voi Volkswagen e Romain Dumas ce la faranno nell’impresa?

L'Inferno Verde, il soprannome che Jackie Stewart diede al Nurburgring
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