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Gli incentivi statali per l’acquisto di veicoli a emissioni zero sono pronti a ripartire, come confermato ufficialmente dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto alla Camera durante il Question Time per rispondere a un’interrogazione parlamentare del deputato Luca Squeri (Forza Italia).
“Stiamo finalizzando il decreto ministeriale che definirà criteri e modalità di concessione degli incentivi”, ha dichiarato il ministro, mettendo nero su bianco quanto già trapelato nelle scorse settimane. Il nuovo Ecobonus 2025 entrerà in vigore a settembre e sarà attivo – salvo esaurimento dei fondi – fino al 30 giugno 2026.
La misura si rivolge a due categorie ben precise: i cittadini residenti in aree urbane funzionali (cioè città e relative aree di pendolarismo) e le microimprese che operano nel trasporto commerciale. Nel primo caso, parliamo di veicoli elettrici della categoria M1, ovvero autovetture a uso privato; nel secondo, dei veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 e N2.
Per i privati, gli sconti variano in base all’ISEE e sono vincolati alla rottamazione di un veicolo termico:
11.000 euro di incentivo per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro;
9.000 euro per chi ha un ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro.
Per le microimprese, invece, lo sconto potrà coprire fino al 30% del prezzo d’acquisto del veicolo nuovo, con un massimale di 20.000 euro.
Il nuovo Ecobonus è sostenuto da uno stanziamento di 597 milioni di euro, con l’obiettivo di incentivare la sostituzione di almeno 39.000 veicoli a combustione interna. “Vogliamo raggiungere questo traguardo nei tempi previsti”, ha aggiunto il ministro Pichetto, specificando che il decreto attuativo è ormai nelle sue fasi conclusive.
Per semplificare la procedura, sarà attivata una piattaforma digitale dedicata: da un lato permetterà ai cittadini e alle imprese di richiedere il contributo, dall’altro consentirà ai concessionari e ai produttori di inserire l’offerta dei veicoli compatibili con l’incentivo.
Dopo mesi di incertezza e un mercato dell’elettrico in affanno, il rilancio dell’Ecobonus rappresenta un segnale chiaro da parte del Governo. Se il meccanismo verrà attivato nei tempi promessi e con regole semplici e stabili, potrebbe ridare fiato alla domanda e accelerare il rinnovo del parco circolante, ancora troppo vecchio e inquinante.
Infine, resta da vedere quanto dureranno realmente i fondi a disposizione: viste le cifre potenzialmente erogabili per ogni singolo veicolo, il plafond potrebbe esaurirsi rapidamente.