Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il Gran Premio di Miami, sesto appuntamento stagionale della Formula 1, si è concluso con la vittoria di Oscar Piastri su Lando Norris. A chiudere il podio, anche se con 37 secondi di distacco, è stato George Russell. Tuttavia, il pilota della Mercedes per festeggiare al 100% il terzo posto ha dovuto attendere. Red Bull, infatti, ha avanzato una protesta nei suoi confronti, a cui la FIA ha risposto duramente.
Max Verstappen ha tagliato il traguardo del tracciato della Florida in quarta posizione nonostante la partenza dalla pole position. Ha pagato la cattiva gestione delle gomme nel primo stint di gara quando ha dovuto lottare sia con Lando Norris che con Oscar Piastri. Questi duelli hanno inevitabilmente fatto crollare le prestazioni, mentre George Russell ha avuto un ottimo passo gara con la sua Mercedes. Tuttavia, secondo il quattro volte campione del mondo, il pilota britannico avrebbe commesso un’infrazione.
Per Max Verstappen, George Russell non avrebbe rallentato sotto il regime di doppia bandiera gialla entrato in vigore quando la Haas di Oliver Bearman ha subito un probabile guasto al motore ed è rimasta bloccata in pista. Successivamente è scesa in pista la Virutal Safety Car causando una neutralizzazione che ha consentito al pilota di effettuare la sosta senza perdere terreno. Al suo rientro, il numero #63 aveva alle spalle proprio l’olandese. Successivamente, quando la VSC è tornata per consentire il ritiro in sicurezza della Kick Sauber di. Gabriel Bortoleto, Verstappen che ha chiesto al suo muretto box di controllare che Russell avesse seguito a dovere il regolamento.
In caso contrario, avrebbe ricevuto una penalità di cinque secondi che avrebbe permesso a Verstappen di salire sul podio dato che ha tagliato il traguardo a 2,3 secondi di distacco dalla Mercedes. Seguendo quanto indicato dal proprio pilota, Red Bull ha avviato una protesta contro George Russell sostenendo che non aveva rallentato nonostante le bandiere gialle. La direzione di gara ha parlato con i rappresentanti di entrambe le squadre ed è giunta ad una decisione. A loro avviso, il britannico non ha violato alcun regolamento, respingendo la protesta avanzata dal team di Milton Keynes.
“Riteniamo che Russell abbia fatto qualcosa che viola il regolamento così come è scritto, ecco perché oggi abbiamo presentato una protesta” ha però dichiarato Christian Horner ai giornalisti presenti nel paddock di Miami analizzando la situazione. “Più di ogni altra cosa, ci vuole chiarezza. Il regolamento prevede una riduzione della velocità. Lo abbiamo fatto chiaramente ed è per questo che Max lo ha segnalato immediatamente da ciò che ha visto dalla macchina”. Nel documento che spiega la decisione degli steward, si sottolinea che la Red Bull aveva accettato che Russell avesse alzato l'acceleratore, ma riteneva comunque che ciò non lo avesse rallentato abbastanza e che quindi fosse contrario al regolamento. Nonostante questo, la FIA ha confermato il podio del pilota Mercedes e la quarta posizione di Verstappen, ritenendo la protesta “infondata”.