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Settimana di pausa per la Formula 1, che tornerà in pista tra qualche giorno per la terza e ultima volta stagionale sul suolo americano in occasione del Gran Premio di Las Vegas 2025. Nessuna paura di annoiarsi o di perdere il brivido della competizione per Andrea Kimi Antonelli, presente questa sera a Torino per la finalissima delle ATP Finals tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. In tribuna anche Stefano Domenicali e John Elkann.
Foto copertina: ANSA
Una serata al cardiopalma per gli amanti del tennis e non solo. Un anno straordinario sta per volgere al termine, tanto per la Formula 1 quanto per il tennis. Due mondi apparentemente distanti, ma legati a doppio filo dai loro protagonisti, che negli anni hanno dimostrato una grande passione sia per la racchetta sia per le quattro ruote. Non è una novità, infatti, che tennisti di altissimo livello – da Djokovic a Nadal – abbiano spesso visitato il paddock del Circus per seguire da vicino la massima categoria delle monoposto. Allo stesso modo, molti piloti trascorrono parte del loro tempo libero a bordo campo per assistere ai grandi appuntamenti del tennis, disciplina che molti praticano anche a livello amatoriale.
A Montecarlo e Wimbledon, nel corso degli anni, sono stati avvistati in molti: da Charles Leclerc, Pierre Gasly e Carlos Sainz a George Russell e Lando Norris. Ma anche Torino sta conquistando un posto speciale nel cuore dei piloti di Formula 1. Lo scorso anno, alla finalissima delle ATP Finals, era presente Oliver Bearman – che ancora non aveva debuttato ufficialmente come pilota titolare Haas – mentre quest’anno a raccogliere il testimone è Andrea Kimi Antonelli, arrivato per sostenere il connazionale Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz. Due grandi esempi di sportività e perseveranza, dentro e fuori dal terreno di gioco, capaci di ispirare una nuova generazione: chi nel motorsport, chi nel tennis.
Anche un giovanissimo Jannik Sinner aveva provato la via dei kart, salvo poi dover abbandonare a causa dei costi proibitivi di questo mondo. Ciò non ha però spento il suo amore per i motori: oggi, quando può, segue la Formula 1 direttamente in pista, anche in qualità di Ambassador della categoria. E il cuore continua a battere rosso fuoco, con la Ferrari che gli scorre nel sangue e che ha potuto vivere dall’interno grazie a un tour speciale nella sede di Maranello e in pista a Fiorano.