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Il Red Bull Ring attende la Formula 1 per l’undicesimo appuntamento stagionale: il Gran Premio d’Austria 2025. Sarà un weekend in cui la Ferrari sarà nuovamente sotto la lente d’ingrandimento. Non solo per gli aggiornamenti che Frédéric Vasseur aveva anticipato due settimane fa, ma anche per dare una risposta alla prestazione opaca offerta in Canada, mentre la 499P trionfava per la terza volta alla 24 Ore di Le Mans.
Il Cavallino Rampante viaggia a due velocità. Da una parte, tutto fila liscio come l’olio: nonostante la squalifica della #50, la Ferrari domina entrambe le classifiche del FIA WEC grazie alla 499P, che ha centrato il terzo trionfo consecutivo alla 24 Ore di Le Mans con la giallona #83 di AF Corse e la #51 sul podio. Dall’altra, invece, la Scuderia arranca in Formula 1. La SF-25 ha una finestra di prestazione molto ristretta che, per ampliarla nel corso della stagione con gli sviluppi, rischierebbe di compromettere il progetto della prossima monoposto: la prima del nuovo regolamento tecnico, in vigore dal 2026.
Una situazione che sta mettendo in difficoltà sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton, mai realmente in gioco in Canada, mentre la 499P dettava il passo al Circuit de la Sarthe. Un contrasto che inizia a pesare non solo su tifosi e dirigenza, ma anche su chi conosce bene l’ambiente di Maranello, come René Arnoux.
“Siamo di fronte a una cosa strana, quasi imbarazzante – ha commentato l’ex pilota della Ferrari ad Autosprint –. Lo stesso giorno, la Ferrari va a Le Mans con trecento persone e sconvolge il mondo, battendo tutti per la terza volta consecutiva. Invece, a Montreal, in Formula 1, con 1200 persone e un budget esponenzialmente maggiore, non fa neanche da comprimaria in una gara fatta da altri. Non ci siamo proprio”.
Parole dure da parte di Arnoux, che ha poi rincarato la dose: “In F1, se vogliamo essere sinceri, sta accadendo un vero disastro. E non da ieri”. A suo avviso, la responsabilità sarebbe anche della gestione targata Frédéric Vasseur. “Nulla di personale contro di lui, ma faccio un ragionamento semplice. A me piacciono quelli che prima ottengono risultati concreti e poi parlano. Qui siamo in una situazione in cui i risultati non ci sono, però si parla tanto, si tirano in ballo tanti, si incolpano tutti, quando invece l’unico a dare sentenze inappellabili è – e deve essere – il cronometro. E il cronometro, purtroppo, non sta difendendo questa Ferrari. La verità è che, se Vasseur non riesce a ottenere vittorie, dovrebbe almeno trovare il modo di prendersi delle responsabilità. Altrimenti non capisco il senso della sua funzione”, ha concluso Arnoux.