Scende in campo e le ha tutte contro: Honda ZR-V, Top e Flop

Scende in campo e le ha tutte contro: Honda ZR-V, Top e Flop
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Umberto Mongiardini
  • di Umberto Mongiardini
Il SUV ibrido giapponese di medie dimensioni è un mix di eleganza e sportività, come se la caverà rispetto a Renault Austral e Alfa Romeo Tonale?
  • Umberto Mongiardini
  • di Umberto Mongiardini
28 ottobre 2023

Lunga 456 cm e alta 161, la Honda ZR-V è destinata a diventare una delle vetture più apprezzate nel segmento dei SUV di medie dimensioni.

Rispetto al passato, il nuovo corso stilistico del marchio giapponese porta al debutto linee decisamente più sportive e armoniose che ben si adattano alla tipologia di veicolo. La calandra esagonale, caratterizzata da listelli verticali, è molto ampia e ricorda un po’ quella della Maserati Grecale, mentre in basso, sui lati, sono presenti due prese d’aria che portano il flusso all’interno dei passaruota.

La fanaleria full LED, particolarmente tagliente, ben si raccorda con le nervature del cofano che trasmettono un certo senso di possenza. I passaruota a doppio arco accentuano la sportività di questa ZR-V, senza però pasticciarne il design decisamente pulito. Lo stesso discorso vale anche per il posteriore, senza fronzoli. Ottimi poi gli assemblaggi e il livello di qualità percepito.

Il retro della Honda ZR-V
Il retro della Honda ZR-V

Passando agli interni, rimane alto il livello dei dettagli e della qualità anche se, rispetto alla concorrenza europea, lo stile rimane un po’ più freddo e meno coinvolgente. Nonostante ciò, alcuni dettagli meritano, come la griglia a nido d’ape che cela le bocchette dell’aria e la finitura in finta pelle del cruscotto.

Al guidatore, a seconda delle versioni, è dedicata una strumentazione che mescola analogico e digitale, con un display da 7 pollici o una completamente digitale che sfrutta uno schermo da 10,2 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di connettività agli smartphone tramite Apple CarPlay ed Android Auto, ha una dimensione di 9 pollici ed è montato a sbalzo sul cruscotto.

Il tunnel centrale offre spazio per riporre i cellulari, con il pozzetto che garantisce una buona capienza per riporre anche oggetti di dimensioni medie come, ad esempio, un tablet.

Lo spazio all’interno dell’abitacolo è abbondante per tutti gli occupanti e la posizione di guida è rialzata, consentendo di avere un’ottima vista sulla strada. A non brillare per capienza, invece, c’è il bagagliaio che si ferma a quota 370 litri che, con i sedili posteriori in posizione abbassata, cresce a 1.291 litri. Il portellone è elettroattuato, a partire dall’allestimento Sport ed è dotato del sensore per l’apertura con il piede.

La vera particolarità di quest’auto risiede nella motorizzazione ibrida E:HEV che abbina un quattro cilindri da due litri e 143 CV a un motore elettrico da 184 CV. A differenza di molte altre ibride, in questo caso, il motore tradizionale funge, per la maggior parte del tempo, da generatore di corrente per il motore elettrico.

Gli interni della Honda ZR-V
Gli interni della Honda ZR-V

Durante l’impiego urbano la Honda si muove quasi solo ed esclusivamente in modalità elettrica ma, in caso di necessità di maggiore potenza, magari in accelerata, il propulsore endotermico corre in supporto per generare corrente. Nel caso, invece, di utilizzo a velocità costante, come potrebbe accadere in tangenziale o in autostrada, la motricità viene delegata al quattro cilindri, andando così a preservare il miglior rapporto tra potenza e consumo.

Andiamo al sodo, quanto costa? La versione di accesso della ZR-V ha un prezzo di 43.700 euro mentre l’allestimento Advance, il più completo, arriva a costare 47.600 euro

Pro e Contro

Pro

  • Design; Motore

Contro

  • Bagagliaio; Interni
Renault Austral
Renault Austral

Renault Austral

Cambiando continente ma rimanendo in tema di SUV di dimensioni medie, la Renault Austral è, certamente, un’ottima sfidante della Honda ZR-V. Lunga 451 cm e alta 164, il SUV di casa Renault, introdotto lo scorso anno in sostituzione della Kadjar, inizia a vedersi sempre con più frequenza sulle nostre strade e piace per la linea sportiva.

La sensazione a prima vista, nonostante le dimensioni non eccessive, è quella di un’auto particolarmente possente, anche grazie alla linea di cintura molto alta che caratterizza le fiancate, sottolineata anche dalle nervature sopra ai passaruota. Anche il muso collabora alla sensazione di possenza tra le prese d’aria a “freccia”, poste nella parte inferiore del paraurti e sovrastate da una grande presa d’aria e dalla calandra esagonale con trama matrix. Come di consueto per le Renault del nuovo corso stilistico, non possono mancare i fari full led con design a “virgola”. Lo stesso motivo, infine, viene riciclato anche per le luci posteriori che arrivano quasi ad unirsi al centro del portellone del bagagliaio.

All’interno dell’Austral sembra di essere un po’ in una navicella spaziale tra il maniglione posto sul tunnel centrale, che sembra una leva per accelerare e il doppio schermo a “L” che abbina il display per il guidatore, con una dimensione di 12 pollici a uno dedicato al sistema di infotainment che ha una dimensione che varia dai 9 ai 12 pollici.

Nella parte sottostante al monitor centrale si trovano alcuni tasti fisici per la gestione del climatizzatore, molto più comodi rispetto a quelli integrati all’interno dell’infotainment. A non brillare per comodità, invece, sono i comandi posti sul lato destro del volante: tra tasti per l’audio, selettore del cambio e tergicristalli c’è un po’ di sovraffollamento.

Lo spazio per guidatore e passeggeri è buono, così come quello riservato al bagagliaio. In questo caso, la panchetta dei sedili posteriori può slittare, facendo salire la capienza a ben 555 litri che, con i sedili in posizione reclinata, salgono a 1.525. Anche se, è doveroso dirlo, spostando in avanti la panchetta, si crea un gap tra il pianale e i sedili in cui cadono gli oggetti più piccoli.

Sotto al cofano? La Renault Austral propone due motorizzazioni mild hybrid TCe: una 1.2 dotata di un tre cilindri turbo da 131 CV abbinata al cambio manuale e una 1.3 quattro cilindri da 158 CV e il cambio robotizzato a doppia frizione. La full hybrid a 400 volt, denominata E-Tech, impiega il 1.2 ma lo abbina a un’unità elettrica per un totale di 199 CV.

A rende particolarmente popolare questo modello, oltre al design, ci pensa anche il prezzo che, per la versione base, è di 33.200 euro. Se, invece, doveste volere qualcosa di più, sia in fatto di design, che di materiali impiegati per gli interni e di prestazioni, c’è la iconic Esprit Alpine che costa 44.200 euro.

Pro e Contro

Pro

  • Design; Bagagliaio

Contro

  • Una sola motorizzazione; Comandi lato volante
Alfa Romeo Tonale
Alfa Romeo Tonale

Alfa Romeo Tonale

Di SUV italiani non ce ne sono molti sul mercato, tantomeno ibridi. Una delle poche proposte, se non proprio l’unica, è l’Alfa Romeo Tonale che, forte di un design tipicamente Alfa, piace tanto all’interno del nostro mercato.

Lunga 452 centimetri e alta 163,9, la Tonale si inserisce perfettamente accanto alle due auto sopracitate e lo fa con uno stile tipicamente italiano. Niente forme troppo squadrate, quindi, ma tratti più morbidi. Il frontale è caratterizzato dalla tipica griglia a scudetto, triangolare, contornata da fari a led a tre elementi, mentre nella vista laterale saltano subito all’occhio i cerchi a “disco telefonico”, altro tratto distintivo del marchio del Biscione.

Gli interni sono realizzati con cura e si respira uno stile famigliare ma reinterpretato in salsa moderna. Si ritrova così la strumentazione a cannocchiale, rivista però con un display digitale da 12,3 pollici al passo con i tempi e un sistema dell’infotainment che non teme particolarmente la concorrenza anche se, quello della Renault, ha un look decisamente più hi-tech.

I sedili anteriori sono avvolgenti e donano all’abitacolo un look sportivo e, se nel complesso l’abitabilità è buona, il bagagliaio non eccelle per le sue dimensioni. I litri a disposizione sulle versioni non plug-in sono 500, che non sono poi così pochi ma la versione che ricarica alla presa di corrente, a causa del pacco batterie, ha una capienza che scende a 385 litri.

Rispetto alle due concorrenti, la Tonale offre una gamma motori maggiormente completa e parte dal 1.5 litri turbo benzina mild Hybrid, declinato nelle due versioni da 130 e 160 CV e trova l’apice nella Plug-in hybrid Q4 da 280 CV che combina il propulsore turbo benzina MultiAir da 1.3 litri, che fornisce trazione alle ruote anteriori, con un motore elettrico, a cui sono collegate le ruote posteriori.

A completare la gamma motori, infine, ci pensa una motorizzazione a gasolio che impiega un propulsore da 1,6 litri capace di sprigionare 130 CV, una scelta che potrebbe rivelarsi ancora conveniente per chi deve percorrere molta strada.

Capitolo prezzi: la Tonale ha un prezzo di attacco di 36.350 euro che lievitano di parecchio, fino a 53.400, per la versione plug-in.

Pro e Contro

Pro

  • Design; Versione a gasolio

Contro

  • Prezzo Plug-in; Bagagliaio
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Cambia auto
Alfa Romeo Tonale
Alfa Romeo

Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino (TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/

  • Prezzo da 38.850
    a 60.700 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 453 cm
  • Larghezza 184 cm
  • Altezza 160 cm
  • Bagagliaio da 385
    a 1.550 dm3
  • Peso da 1.600
    a 1.910 Kg
  • Segmento Suv e Fuoristrada
Alfa Romeo

Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino (TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/