Mercedes-AMG C 63 S 2018, mostro da 510 CV [Video]

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Emiliano Perucca Orfei
Quattro versioni, un solo motore che canta e fa divertire. Abbiamo provato le nuove Mercedes C 63 AMG restyling più estreme ed ecco il nostro responso del nostro test su strada
6 agosto 2018

E' cambiata molto la Mercedes-AMG C 63 S perché se è vero che il suo motore V8 biturbo ha sempre 510 cv e 700 Nm di coppia massima è anche vero che sotto il profilo dinamico, e poi lo vedremo, ad Affalterbach hanno lavorato sodo per migliorare un progetto già di suo nettamente superiore a quello del passato ed oggi ancor più vicino al top della categoria per quanto riguarda la dinamica di guida.

Un passo avanti che in AMG hanno voluto fare in occasione del restyling facendo posto non solo ai "normali" aggiornamenti estetici del restyling di Classe C che hanno interessato gruppi ottici, calandra e dotazioni tecnologiche, ma anche e soprattutto il nuovo differenziale autobloccante posteriore a controllo elettronico. Un elemento molto speciale che permette a questa Classe C AMG di frenare la ruota interna alla curva (o accelerare l'esterna) andando a limitare i fenomeni di sottosterzo. Come se non bastasse i tecnici AMG, sull'esperienza della GT, hanno introdotto un traction control che permette di personalizzare lo "sliding" delle ruote posteriori su 9 livelli di intervento tra cui il "temibile" CT-OFF che richiede una certa dimestichezza con la dinamica di questa Classe C.

Il pezzo forte della nuova C 63 S è ovviamente il motore V8 a V di 90° con le turbine installate all'interno della V: era una soluzione, quest'ultima, che qualche anno fa era buona solo per le corse o per qualche progetto sperimentale perché il calore generato era superiore alla resistenza dei materiali. Oggi tutto è cambiato ed anche Mercedes, alla stregua di altri costruttori, sfrutta la maggior vicinanza della girante alla camera di scoppio per offrire più reattività e pressione alle giranti, a tutto vantaggio di potenza e guidabilità.

Il motore V8 da 4 litri della Mercedes-AMG C 63 S
Il motore V8 da 4 litri della Mercedes-AMG C 63 S

I numeri parlano da soli visto che il 3.982 cc tedesco, assemblato a mano da un singolo tecnico di Affalterbach, eroga i suoi 700 Nm a 2.000 giri permettendo alla Classe C di passare da 0 a 100 in 3,9 secondi nella variante da 510 CV alternativa a quella più "semplice" da 476. Notevole anche la velocità massima visto che con le opzioni di sblocco attive (e pagate...) si possono toccare i 290 km/h.

Ad assistere la performance di questo super motore, che pesa circa 220 kg assicurando alla vettura un peso complessivo a partire da 1.680 kg, c'è il cambio Speedshift Mercedes-AMG a 9 marce che vanta una caratteristica molto speciale: quella di avere un pacco frizioni in bagno d'olio al posto del convertitore di coppia per assicurare maggior feeling nelle fasi di tiro e rilascio ma allo stesso tempo anche l'affidabilità e la capacità di cambiare "carattere" tipico di questo genere di trasmissioni (e non dei doppia frizione). La trazione è rigorosamente posteriore per tutte anche se, almeno sulla station wagon, il 4Matic sarebbe stato molto bene.

Tutta la famiglia C 63 S riunita per il nostro test: berlina, Coupé, Cabrio e la sorprendente station wagon
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Un mix di elementi che si ritrova in tutte e quattro le varianti di carrozzeria, perché tra le bombe di segmento D la nuova Mercedes-AMG C63S AMG è l'unica a venire proposta con le stesse caratteristiche tecniche nella variante berlina, Cabriolet, Coupé oltre che SW: una carrozzeria, quest'ultima, da sempre molto apprezzata in questo modello proprio per la capacità di unire diversi mondi, a partire dalla praticità di utilizzo per arrivare alla sportività...che è tipica del brand AMG.

Come si guida

Tipica di AMG significa anche riconoscibile sin dal primo avvio. Su questo tema ad Affalterbach bisogna ammettere che ci sanno fare perché alla pressione de pulsante start il V8 risponde con una voce baritonale davvero eccezionale. Suona bene, basso, cattivo, con una timbrica "scomposta" che passa immediatamente un messaggio di potenza e di forza, indispensabile per una vettura che strizza l'occhio al mondo del racing. Non è un motore dotato di un grande allungo, come tutti i turbo di ultima generazione, ma spinge fortissimo fino a 7.000 giri dialogando con il cambio Speedshift a 9 marce per passare quando possibile al rapporto superiore. Finchè ce ne sono, ovviamente, perchè ritrovarsi ben sopra ai 250 km/h è veramente questione di attimi.

A fare da apripista nella nostra prova in circuito la GT, la più "AMG" di tutte le Mercedes
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Borbotta, fa sentire la sua presenza con delle “good vibrations”, ma se non lo stuzzicate troppo e lo tenete in comfort bastano pochi metri per capire che può essere anche molto dolce. Magia dell'elettronica e della meccanica visto che il cambio è in grado di addolcirsi anch'esso assicurando passaggi di marcia meno estremi ma impercettibili, a tutto vantaggio del piacere di viaggiare. Stesso discorso per le sospensioni a controllo elettronico: in modalità comfort la AMG 63S si comporta esattamente come una normale Classe C, anzi meglio, perché gli ammortizzatori hanno una escursione di taratura molto più ampia rispetto al normale assicurando un assorbimento delle asperità notevole senza per questo creare scompensi d'assetto nelle fasi di guida più impegnative.

Ovviamente la vettura è più morbida, rolla di più ed ha un limite più basso, ma basta spostare il driving-mode nelle modalità più sportive per ottenere una vettura completamente differente, molto più votata alla guida sportiva ed alla pista dove si riesce a sentire il potenziale del nuovo differenziale elettronico: la vettura si inserisce in curva più velocemente rispetto alla precedente ed anche la gestione delle fasi di "traverso" in uscita di curva si gestisce in modo più naturale. Una inclinazione sportiva che si ritrova anche nel cambio a 9 marce che per sua natura è più morbido nei cambi di marcia rispetto ad un doppia frizione pur dimostrandosi molto veloce ed adeguato alla performance mostruosa di questo motore.

In conclusione

In termini di guida le quattro declinazioni vantano caratteri dinamici leggermente diversi: per tutte c'è lo stesso tratto marcante di motore e cambio ma i caratteri delle carrozzerie sono diversi. Quella più piacevole da guidare è ovviamente la Coupé, ma anche la Cabrio una volta aperta regala grandi soddisfazioni: oltre ad assicurare tutte le attenzioni di una vera Mercedes en-plein-air, quando si viaggia con il vento tra i capelli la vettura fa sentire forte la voce del V8, rendendo molto piacevole il viaggio. Spettacolare, ovviamente, anche la variante berlina ma quella più sorprendente è la station wagon: va fortissimo ed ha tanto spazio. Peccato, solo per questa versione, che non venga proposta la trazione integrale: sarebbe stata l'auto totale. Sarà per la prossima.

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