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Immaginate di entrare in garage e trovare la vostra Ferrari Testa Rossa del 1958 inspiegabilmente rimpicciolita del 25% e convertita all'elettrico durante la notte. Sarebbe il sogno di ogni ambientalista nostalgico o l'incubo di ogni purista motoristico? La risposta dipende probabilmente da quanto siete disposti a spendere per questa peculiare interpretazione della storia automobilistica.
Hedley Studios ha deciso di riscrivere le regole del collezionismo automobilistico creando una replica ufficiale della leggendaria Ferrari 250 Testa Rossa che conquistò Le Mans nel 1958. Ma c'è un piccolo dettaglio: questa versione è stata sottoposta a una cura dimagrante del 25% ed è completamente elettrica. Il risultato è "Lucybelle II", una reinterpretazione che farebbe girare nella tomba Enzo Ferrari o forse lo farebbe sorridere per l'ingegnosità.
La vera magia di questo progetto sta nella meticolosa attenzione ai dettagli. Gli artigiani di Hedley Studios non si sono limitati a ridurre le dimensioni e infilare un motore elettrico sotto il cofano. Hanno utilizzato modellazione CAD e i codici colore originali Ferrari per ricreare fedelmente ogni curva e ogni sfumatura della Testa Rossa numero 22 che scrisse la storia a Le Mans nel 1958.
I pannelli in alluminio sono battuti rigorosamente a mano, mantenendo viva la tradizione artigianale italiana, mentre la verniciatura bianca e blu con il caratteristico numero 22 ricrea perfettamente l'aspetto dell'originale. Ma qui arriva il colpo di genio: il team ha dedicato oltre 100 ore all'invecchiamento artificiale della verniciatura, aggiungendo con cura scientifica ogni graffio e segno di usura che l'auto originale si guadagnò durante le sue battaglie in pista.
Se l'aspetto esterno rimane fedele all'originale, il gruppo propulsore racconta una storia completamente diversa. Addio al glorioso V12 aspirato che faceva tremare l'asfalto di Le Mans: al suo posto troviamo tre batterie montate anteriormente e un singolo motore elettrico. È come sostituire una sinfonia di Beethoven con una playlist di Spotify, funzionale ma decisamente meno poetica.
Tuttavia, questa piccola Testa Rossa elettrica non è certamente un giocattolo sofisticato per collezionisti pigri. Il sistema offre quattro modalità di guida che trasformano l'esperienza da passeggiata domenicale a simulazione di gara. La modalità Novice limita la potenza a 1,3 cavalli e la velocità a 24 km/h, perfetta per chi vuole sentirsi Fangio ma nel parcheggio del supermercato.
La progressione attraverso le modalità Comfort, Sport e Race aumenta gradualmente potenza e prestazioni, fino ad arrivare ai 16 cavalli della modalità più sportiva, che permettono di toccare gli 80 km/h. Non esattamente le prestazioni che avrebbero impressionato i piloti del 1958, ma sufficienti per far girare qualche testa al raduno di auto d'epoca locale.
L'attenzione ai dettagli tecnici dimostra che Hedley Studios ha preso sul serio questo progetto. Le sospensioni Bilstein regolabili, i cerchi a raggi da 12 pollici calzati con pneumatici Pirelli Cinturato e i fari anteriori e posteriori completamente funzionanti trasformano quella che potrebbe essere una semplice curiosità in un veicolo realmente utilizzabile.
L'autonomia di 90 chilometri con una singola carica significa che potreste effettivamente utilizzare questa mini-Testa Rossa per qualcosa di più sostanziale di un giro del quartiere, anche se probabilmente non per attraversare l'Europa come facevano i piloti dell'epoca.
Naturalmente, tutto questo artigianato e questa ingegneria hanno un prezzo, anche se Hedley Studios non ha ancora rivelato cifre ufficiali. Con soli tre esemplari in produzione e una licenza ufficiale Ferrari che garantisce l'autenticità, aspettatevi un cartellino del prezzo che potrebbe far impallidire quello di molte auto moderne a grandezza naturale.
Ma forse questo è il punto: in un mondo che corre verso l'elettrificazione e la sostenibilità, questa piccola Testa Rossa rappresenta un compromesso affascinante tra passato e futuro. Non è la Ferrari che Enzo aveva immaginato, ma è sicuramente quella che avrebbe potuto progettare se fosse nato nell'era di Tesla invece che in quella dei carburatori.
Questa Ferrari Testa Rossa elettrica in scala 75% rappresenta qualcosa di più di un semplice oggetto da collezione. È la dimostrazione che anche le icone più sacre del motorsport possono essere reinterpretate per i tempi moderni senza perdere completamente la loro anima.
Certo, non avrà mai il rombo selvaggio del V12 originale, e probabilmente non vincerà mai una 24 Ore di Le Mans. Ma in un garage, in una collezione o semplicemente come conversazione starter in un evento automobilistico, questa piccola Testa Rossa elettrica ha tutto quello che serve per catturare l'immaginazione e, chissà, forse anche per convincere qualche scettico che il futuro dell'automobile classica non è poi così male.
Dopo tutto, se dobbiamo salvare il pianeta, tanto vale farlo con stile anche se in scala ridotta.
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