Nuove berline di classe Plugin (PHEV)? Prova della ibrida premium BMW 545e [6 cyl. 400CV, 4x4, 50Km EV]

  • Voto di Automoto.it 8 / 10
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La casa di Monaco sforna nuovi modelli ibridi plug-in con termico a benzina 6 cilindri per incarnare ancora lo spirito della berlina sportiva, ma anche urbana. Abbiamo provato in anteprima la nuova serie 5 (G30) da 394 CV e 54 Km ZE. Spinge come la M5 E39, più sicura, ma è un’altra cosa e costa 65K
12 agosto 2020

Punti chiave

Con il debutto della “nuova” Serie 5 BMW, ovvero la gamma 2020 aggiornata per metà carriera della serie G30, lei era la più attesa. L'abbiamo potuta provare direttamente a Monaco, in versione non ancora definitiva al 100% ma quasi. Parliamo della 545e XDrive, modello di punta della gamma elettrificata per davvero (no mild) BMW. Ovviamente Plug-in elettrico benzina. In questo caso il gruppo motopropulsivo elettrificato è quello top, condiviso da Serie 7 o X5, PHEV, ma qui l'auto è più prestante. Sotto il cofano, il classico pezzo forte BMW: 6 cilindri longitudinale biturbo da 286CV (la 530e, anche lei Plugin, ha invece un quattro cilindri) abbinato a un gruppo ZF cambio 8 rapporti più motore elettrico sincrono da 109CV. La potenza combinata, è 394 CV 600 Nm.

Valori che ricordano una vecchia M5 E39. Anche se qui, il pianeta è tutto un altro, rispetto alla più estrema M5 e a quegli anni. Come abbiamo scritto separatamente, la casa dell'elica oggi accontenta le esigente delle normative europee, dell'ambiente, delle tendenze ma soprattutto dei clienti. Sono parecchio varie e quindi lo fa fornendo tutte le opzioni tecniche possibili, nella propria gamma. Quando si parla di elettrificazione, di auto ibrida che sia anche berlina BMW con quella lettera (M, anche se solo per allestimento) nessun HEV classico (come i costruttori asiatici). Qui la prestazione pura e il guadagno in termini di emissioni, o carburante sono ottenute con PHEV. Ovvero, questa nuova Serie 5, 545e XDrive, grossa, ricca e integrale, si può permettere anche oltre 50 km fatti a zero emissioni (dichiarati 45-54 WLTP).

Bella, curata, elettrificata per davvero

Bella cosa da possedere alla fine, un'auto con questa elettrificazione amata anche dai motoristi di un tempo (che non apprezzano le pure elettriche). Con quei chilometri che “servono” parecchio per un target di clientela evoluto, o forzato, ai tempi dove governi e grandi città premiano i veicoli a zero emissioni. Sono chilometri che quando non sfruttati per EV, non restano nel cassetto o nella massa aggiunta, ma servono a dare prestazione maggiore e comfort guida alla berlina tedesca premium. Il nostro primo test con il modello pre-serie, fatto dopo quello di molti altri modelli della Casa, sfrutta a pieno questo sistema gratificandoci per il gran comfort e la sicurezza, silenziosa, della 545e.

Un giro di nemmeno 100 Km per dire che la Serie 5 plug-in è gran mezzo rispetto a modelli BEV o PHEV più piccoli del gruppo tedesco (leggerete su queste pagine di un confronto, tra i3 e Mini Electric). Parlando della nuova Serie 5 in generale, sono varie le migliorie che la portano sempre avanti, nel confronto sul mercato con modelli come Mercedes. Con rifiniture di stile e nuove dotazioni, la serie 5 aggiornata per il 2020 in realtà cambia poco per chi non la conosce. Ma sono dettagli che fanno la differenza. Soprattutto per la 545e ibrida.

Serie 5 restyling

Da fuori, griglia ancor più “presente” e gruppi ottici frontali molto curati, sottili, con profili blu: la fanno riconoscere come elettrificata più potente della 530e (292CV e medesimo range EV, circa). Anche al posteriore grande cura per la fanaleria. Sparisce la separazione tra elemento luminoso led e copertura plastica: un pezzo unico con indicatori direzione sottilissimi che si fanno notare come le “doppie elle”. Nuovi anche alcuni cerchi, tra i molti disponibili e corretta l’aerodinamica della parte bassa, paraurti e diffusore. In abitacolo, il nuovo Infotainment fino a 12,3 pollici con il passo avanti del sistema 7. Non stiamo qui a decantare doti che abbiamo già elencato negli articoli precedenti (a questo link) con tanto di aggiornamenti automatici da remoto anche per le centraline di motopropulsione e uso di materiali eco.

Crescono gli ADAS, con navigazione attiva che “vede” le corsie di emergenza e avvisa precisamente delle uscite autostradali. Un sistema connesso capace di aiutare parecchio anche a destinazione, adattandosi ai contesti grazie a info prese online, per dare a chi guida la nuova Serie 5 condizioni di traffico e parcheggio stimate all’arrivo.

Parlando di effetto pratico, per questa ibridazione plug-in su una berlina in segmento E che sulla carta, potrebbe anche essere in concorrenza alla lontana con Alfa Giulia (ma lo diciamo subito: non si guida come la Giulia se capita di andarci “a manetta”) la 545e Xdrive dispone oggi di motore assolutamente prestante per guida divertente, più che una versione solo termica o solo elettrica..

Guida intelligente

Da un altro lato però, il senso logico di un PHEV è pieno se la batteria resta sempre carica, pronta a farlo rendere il sistema. La stessa, da 400V 12 kWh (11.2 netto) con elementi agli ioni di litio e gestione made in Germany ma celle from Korea, è posta sotto i sedili posteriori: si riduce di poco il vano bagagli, a 410 litri. La corrente del sistema ibrido non è condivisa con la rete di bordo, per cui accessori, aria condizionata e quant'altro, vanno sulla classica rete 12V indipendente, mentre i 400 V servono unicamente per la propulsione. Il tempo di ricarica è accettabile: 4 ore circa, fatte comodamente dalla spina “di casa” senza correre alla colonnina.

Guidando poi in modalità automatica, per andare in EV quando serve (consigliata) o pienamente elettrica come abbiamo fatto noi, per sentirne l'effetto, vuole dire difficilmente percorrere più di 50 Km tutti elettrici. Ma nemmeno molti meno. Sono quelli quotidiani tipici di molti automobilisti europei. Un buon feeling guida, comodo e sicuro, anche con la sola spinta elettrica selezionata, che accompagna fino a 140 Km/h e non ha mai una frenata rigenerativa scortese. La Serie 5 plug-in in alcune città evolute comunica con la strada (eDrive) e permette di transitare dove altrimenti non si potrebbe, se non con una vera elettrica (es. certe ZTL dove arrivando spegne il termico). È uno dei vantaggi che si hanno con la berlina plug-in premium e connessa, lei stessa cerca di fare del suo meglio liberandoci dal selezionare il modo guida adatto. Come vantaggioso è, se la Serie 5 PHEV viene condivisa o prestata, l’uso senza chiavi ma tramite App, dove il “padrone” può limitare prestazioni e usi della pregiata berlina. Sempre da remoto, con App si può verificare e in parte gestire carica e clima, della 545e.

Se non si mira a risparmiare carica, la modalità guida sportiva fa calare a picco il range EV ma coinvolge, parecchio. È quello che non si può fare con altri modelli pur plug-in ma senza un sei cilindri di questi (es. la pur ottima Serie 330e o la piccola X1 ibrida). Perché questa Serie 5 va davvero come un fulmine, anche se è un “macchinone”. Il sound termico si fa sentire anche con gli altoparlanti, talmente che è sonorizzata. Perché i CV sono quasi 400 ma non è auto corsaiola, pur vantando la M di allestimento. Se capiti di andare a pieno gas dove possibile, all’estremo lo spostamento delle masse con i carichi si sente tutto, come il limite di un assetto non fatto per girare in pista. Parlando di peso, sono circa 200 i Kg in più quelli per avere l’ibridazione che però permette, nonostante le due tonnellate: 0-100 Km/h in 4,7 secondi e circa 100 cavalli in più sotto il piede.

Fanno sempre piacere, anche se non sempre disponibili. Discorso consumi tutto da verificare onestamente, vista la brevità del primo assaggio su vettura oltretutto pre-serie. Quelli dichiarati sulla carta sono molto, molto buoni e forse ottimistici: 2.1 / 2.4 l/100 Km. Ovviamente differenza pesante secondo la guida, il driving-mode e la carica della batteria (facilmente traducibili in valori doppi, con piede “all’italiana” senza conoscere bene un PHEV).

In sintesi

Un’auto di segmento D ricca ed evoluta tecnicamente per davvero: non mild-hybrid e con ottimi ADAS connessi non da tutti. Sicurissima, perché anche dotata di trazione integrale, ma impegnativa in termini di costo e che, purtroppo come compromesso non è la più adatta a viaggiare. Battuta sonoramente dal diesel in termini di convenienza su carburante per lunghe percorrenze. Nemmeno la più veloce in assoluto e reattiva, se si dovesse e potesse correre, data la extra-spinta esauribile in breve e il tagio comfort.

Però un'automobile di classe che ha tutto il suo perché, nella nuova limitata applicazione dei PHEV. Mostra la potenzialità tecnica di una Casa che non vuole rinnegare il passato, percorrendo il presente e ha dei limiti visti solo da un cliente pretenzioso, che spende soldi e in più anche faccia sua la necessità di transitare da città che richiedono, o danno più vantaggi, ai mezzi con zero emissioni.

Il listino prezzi BMW Italia non è ancora confermato, ma in breve arriva sul mercato e si potrà aggirare intorno ai 65.000 euro, circa. Una stima di quattromila euro in più, rispetto alla 540i, sorella termica senza ibridazione. Vale la “piccola” (per il target) differenza? Sì. Scheda tecnica, listino prezzi con altre immagini e video della BMW 545e, sono disponibili cliccando sui link di questa pagina, o dal catalogo di automoto.it. Dove la nuova BMW 545e plug-in si può confrontare con le sue rivali, che non sono tantissime a dire il vero, parimenti dotate di sistema ibrido e con questa ricca impronta.

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  • Prezzo da 72.300
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  • Bagagliaio 520 dm3
  • Peso da 2.080
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  • Segmento Tre volumi
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