Dacia C-Neo: la wagon crossover che sfida le regine del segmento sta prendendo forma

Una wagon con il carattere di un crossover

Le foto rubate nelle scorse settimane mostrano un prototipo ormai vicino alla produzione definitiva, e quello che emerge è un mix intrigante tra le proporzioni classiche di una station wagon e l'attitudine rialzata tipica dei crossover moderni. La generosa altezza da terra rappresenta il biglietto da visita di questo nuovo modello, una scelta stilistica e funzionale che posiziona la C-Neo in una nicchia ancora poco esplorata dai costruttori generalisti.

Il frontale riprende il family feeling dei fratelli maggiori Duster e Bigster, con fari dal taglio angolare e deciso che conferiscono un'espressione grintosa e contemporanea. Il cofano muscoloso dialoga con una sezione inferiore del paraurti squadrata, mentre i passaruota pronunciati sottolineano la vocazione avventurosa del modello. Le maniglie delle portiere restano tradizionali, una scelta che privilegia la praticità rispetto alle soluzioni a filo carrozzeria tanto in voga oggi.

Posteriore pulito e bagagliaio da record

È nella coda che la C-Neo rivela la sua natura di wagon purosangue. Il lunotto inclinato confluisce in un tetto leggermente arcuato che termina con uno spoiler aerodinamico, mentre i gruppi ottici posteriori sottili con tecnologia LED si estendono in larghezza conferendo slancio alla silhouette. Il portellone si presenta particolarmente pulito, con la targa alloggiata in un incavo sul paraurti che libera completamente la superficie del portellone stesso.

Lo sbalzo posteriore pronunciato lascia presagire un vano di carico eccezionalmente generoso, e il posizionamento dei fanali suggerisce un'apertura del bagagliaio decisamente ampia. Praticità allo stato puro, esattamente ciò che ci si aspetta da un brand che ha fatto della sostanza il proprio manifesto. Non aspettatevi però una configurazione a sette posti: per quella esigenza Dacia ha già il Jogger nel proprio arsenale. L'abitacolo dovrebbe invece proporre il consueto approccio razionale del marchio, con plastiche robuste e la dotazione tecnologica già vista sul resto della gamma.

Piattaforma CMF-B e motorizzazioni elettrificate

Sotto la carrozzeria della C-Neo dovrebbe trovarsi la piattaforma modulare CMF-B del Gruppo Renault, la stessa base tecnica che sostiene modelli come Clio, Captur, Symbioz e la cugina Nissan Juke. Una scelta che garantisce economie di scala importanti e una gamma propulsori già collaudata e apprezzata dal mercato.

Le motorizzazioni previste seguiranno il copione dei SUV del brand, con opzioni mild-hybrid, full-hybrid, benzina tradizionale e l'immancabile GPL che tanto successo riscuote in mercati come quello italiano. Una varietà di scelte che permetterà alla C-Neo di intercettare le esigenze più diverse della clientela europea.

Rivali di lusso nel mirino

L'obiettivo dichiarato è ambizioso quanto stimolante: la Dacia C-Neo punta a sfidare modelli ben più blasonati come la Skoda Octavia, considerata da molti il riferimento assoluto del segmento. Nel mirino ci sono anche la SEAT Leon Sports Tourer, la Hyundai i30 Tourer e la Toyota Corolla Touring Sports, tutte rivali che dovranno fare i conti con la filosofia "best buy" del brand rumeno.

Debutto nel 2026 e possibile gemella Renault

Il designer Avarvarii ha recentemente pubblicato su Instagram una serie di render realistici basati sulle foto spia, offrendo un'anteprima credibile di quello che potrebbe essere il design definitivo. La presentazione ufficiale è attesa per il prossimo anno, e non sarebbe sorprendente vedere questo modello commercializzato anche con badge Renault in mercati al di fuori dell'Europa. Il Nord America, come prevedibile, resterà escluso dalla distribuzione.

Con la C-Neo, Dacia dimostra ancora una volta di non voler restare intrappolata nell'etichetta di costruttore "economico". Il brand sta evolvendo verso una proposta sempre più completa e sofisticata, capace di competere ad armi pari con marchi storicamente posizionati più in alto. E questa wagon crossover potrebbe essere l'ennesima mossa vincente di una strategia che sta ridefinendo il concetto stesso di rapporto qualità-prezzo nel mondo dell'automobile.